142 Nuovo Archivio Veneto di Lunigiana, la quale poi segui fino al 1446 le sorti di Lucca. Massa fu per qualche tempo sotto gli Scaligeri. Su questo periodo raccoglie G. Sforza (1) numerosè notizie nuove, mostrando come il Cronista Veronese confonda Massa di Lunigiana con Massa di Valdinievole. Nel 998 Ottone III confermò i beni dell’ episcopio di Pistoja (2); esso era già conosciuto (cfr. AI. G., Diplomata, II, 709). I Consigli comunali sono ricordati fino dal 1105, in un documento edito nel 1892, da L. Zde-kauer (3), che ora ritorna sull’argomento pubblicando un doc. del 1148, e illustrandolo. Dice Z. che il Comune « è in sostanza una società mutua d’ assicurazione intesa a garantire ai suoi membri l’incolumità personale e patrimoniale», e pensa che i documenti da lui ora considerati confermino tale opinione. Ne consegue che i membri di tale società fossero scelti con criteri gentilizi, o locali, o misti, come già avvertì il Villani. — Lettere papali (Innocenzo II, Celestino II, Lucio II, Eugenio III, ([[38-1148), oltre ad una lettera di s. Atto vescovo di Pistoja ([ 138-43), vengono stampate da F. Carlesi (4). — Negli ultimi anni del sec. XIII la stanchezza consigliò Pistoja all’ inazione ; anche 1’ ambasciata mandata da Rodolfo d’ Absburgo in Toscana fece inclinare i Fiorentini (1) Le gabelle e le'pubbliche imposte a Massa di Lunigiana nella prima metà del sec. XIV, Giorn. st. Lig., II, 81 sgg. — L. Staf-fetti, Due-case di campagna nel sec. XIV, Modena, Vincenzi, 1900, (utile monografia per la storia dei costumi). (2) Q. Santoli, Un diploma dell’ imp. Ottone III in favore di An-tolino vesc. di Pistoia, Boll. stor. PistojeSe, III, 21 sgg. (3) I primi documenti del Comune (li Pistoja 1105-1148, Bell, stor. Pistoj., Ili, t2i sgg. - Id., Opere d’arte seiu-se nella chiesa di s. Giovanni fuori civitas di Pistoja, Boll. stor. senese, Vili, 176 sgg. (notizie archivistiche del sec. XIV). (4) Sette epistole papali del sec. XII e una lettera di s. Alto vesc. di Pistoja, Prato, Nutini, pp. 10.