Pubblicazioni sulla storia medioevale italiana 23 cario. Dei mss. contenenti le epistole di quest’ ultimo, occupossi G. Hanauer (r). — Corradino (2). P. Del Giudice (3) mostra che cosa fosse il feudo, e come si sviluppasse nell’anarchia Carolingica. — Nel sec. XI cadde l’antico feudalismo, ma 1’ aristocrazia mantennesi in maggioranza anche nei Comuni fondati nel sec. XII ; solo alla fine del sec. XIII l’aristocrazia venne esclusa dal governo. Nel tempo del suo fiorire, il feudalismo giovò al progresso sociale, impedendo che tutta la proprietà passasse nelle mani del fisco. — N. Tamassia (4) studiò la vittoria del popolo, i costumi, le tendenze di questo, i suoi vizi e le sue virtù. — Della filosofia di quest’epoca tenne parola F. Tocco (5), discorrendo della opposizione fra la corrente aristotelica e la mistica, com’ era veduta da Dante. Distinse 1’ avverroismo e il tomismo. Spiegò i punti di contatto e di divergenza tra le varie scuole. Dante, egli osserva, prese il suo posto nelle lotte filosofiche del suo tempo, ma si dimostrò animato dallo spirito di conciliazione. — F. Novati (6) garbatamente illustra una frottola, del tempo di Dante, dove 1’ anonimo poeta manifestava i suoi desideri, e ne trae occasione per chiarire che cosa fosse la società elevata di quel tempo, gaia, spensierata, avida di piaceri, non immune da corruzione. — Dell’ arte (1) Material f. Beurtheilung der Petrus de Vinea-Briefe, Mitth. Inst. osterr. G. F. XXI, 527 sgg. (2) P. Brayda, La responsabilità di Clemente IV e di Carlo I d’ Angiò, nella morte di Corradino di Svevia, Napoli, Pietro, pagine 50, 16.0. (3) La feudalità italiana nel Dugento, in : Arte, Scienza e Fede ai tempi di Dante, Milano, Hoepli, p. 3 segg. (4) Vita di popoli nei sec. XIII e XIV, ivi, p. 31 sgg. (5) Le correnti del pensiero filosofico nel secolo XlII, ivi, pagine 179 sgg. (6) Vita e poesia di corte del Dugento, ivi, p. 251 sgg.