128 Nuovo Archivio Veneto attestato dal Villani, che è scrittore « esatto nella descrizione dei fatti del proprio tempo, onestissimo» (p. 108), mentre Pipino « pur andando famoso per la coltura del felice ingegno, non mostra sempre perfetto discernimento storico ». Tuttavia da tali premesse nT>n deduce la verità del fatto storico, e propende per il no, ancorché non trovi prove definitive a dimostrarne la falsità (p. 112-9). Non posso non osservare che il giudìzio di H. sull’ autorità storica del Villani é insostenibile, mentre anche questo cronista accolse il ciclo delle leggende ghibelline, senza che vi si opponessero le sue tendenze personali guelfe. Nè la sua precisione storica per i fatti "estranei a Firenze è tale da escludere gravi eccezioni. F. D’ Ovidio ([) credo che poi troppo esageri attribuendo addirittura a Dante stesso l’invenzione dell’aneddoto; e polemizzando col Torraca, dice che forse Pipino lavorò attorno alla sua Cronaca fino al 1320, allorché si recò in Terrasanta, senza escludere che l’abbia ritoccata anche più tardi. — Dante diede ai Malatesta il nome di Mastini, per ragioni di parentela, se crediamo a P. Sambi (2^ (t) Guido da Montefeltro, in Studi sulla Div. Comm., pp. 27 sgg. ; Ancora per G. da M., ivi, pp. 533 sg’g. (2) Una nuova spiegazione d' un passo storico della Div. Com m., L’ Ateneo (Roma), XXXIII, 218 9. - V. Gian, Boll. Soc. Dant. VII], 165 fa una interessante recensione di F. Novati, Indagini e postille dantesche, (nella Bibl. dantesca di G. L. Passerini e P. Papa, Bologna, Zanichelli, 1899) in cui si raccolgono i più o meno noti studi sul supposto insegnamento di Dante, sul cappello (berretto dottorale), sulla salvazione di Manfredi, sulla campana serale, sulla « vipera che ’1 Mifanese accampa». Nel I di questi studi, il N. sostiene che D. fu « praaceptor » in senso lato. — G. Picciola, Il c. IV del Purg., Fir., Sansoni, pp. 35, 16.° (è il canto di Belicqua). — G. Maruffi, Una questione abbandonata, Benevento, De Martini, pp. 36. 16.0 ¡chi sia 10 i due Guidi ricordati in Purg. XI). — G. Piranesi, Di un passo disputato di D. e della forma del Purg. dantesco, Fir., 1902, con io tav. - A. D’ Ancona, Il c. VII del Purg., Fir., Sansoni, pp. 40. — F. Romani,/,’ V HI canto