42 LA JUGOSLAVIA ECONOMICA ficazione Jugoslava — era, sì, la conseguenza della sua missione storica, in quanto rappresentava un baluardo — se anche piccolo — al dilagare turco; ma tale indipendenza era strettamente collegata anche alla sua struttura geologica, inquantochè, chiuso fra monti quasi inaccessibili e dotato di terreni di scarsa fertilità che non potevano stuzzicare la cupidigia dei vicini, — la sua conquista non offriva particolare interesse per nessuno, anche perchè la posizione geografica del Montenegro non permetteva un’eventuale occupazione, se non a prezzo di enormi sacrifici. Scomparso l’impero Turco, decaduta, di conseguenza, la missione storica del Montenegro ed effettuatasi l’unione jugoslava in base alla consacrazione del principio dell’autodecisione delle Nazioni, il popolo montenegrino — serbo per eccellenza — non poteva che deliberare l’unione coi confratelli, unione propugnata e cantata attraverso secoli nei poemi nazionali: unione tanto più saggiamente deoisa in quanto, da solo, il Montenegro è economicamente incapace a reggersi. Fra le regioni jugoslave, aventi un’impronta nettamente orientale, emerge la Bosnia-Erzegovina. Soonfitta in Lombardia nel 1859, e vinta diplomaticamente anche più tardi dalla causa italiana, — battuta a Sadova dalla Prussia ancora ragionante, — l’Austria volse lo sguardo ai Balcani — e in primo luogo alla Bosnia-Erzegovina, paese allora infestato da bande armate che lo scorazzavano, allo scopo di trovar compenso per le perdite subite a occidente e a nord e dare inizio all’espansione germanica, di cui divenne fervida sostenitrice subito dopo