io8 Nuovo Archivio Veneto 233 del 1295, e la casa era quella dei Frescobaldi. Come tale, prestò danari a Carlo II per la guerra di Sicilia: viaggiò in Inghilterra. Al pari di Giano egli pure era uno dei grossi mercanti. Sulle varie Società dei mercanti (Spini, Mozzi, Cerchi, Franciosi, Bonsignori di Siena, Grimaldi, Bardi ecc.) che commerciavano in Italia e fuori, e trattavano colla Santa Sede, si hanno qui dati preziosissimi. Giovanni Villani (doc. 502) era socio dei Peruzzi, e Matteo Villani apparteneva alla società dei Bonaccorsi (doc. 707). C’ incontriamo anche con Dino Compagni (doc. 710, 770, 774). E meravigliosa l’attività dei mercanti fiorentini. Qui c’imbattiamo anche in documenti politici; il n. 611 contiene le disposizioni prese (1311) a difesa del territotio fiorentino contro Enrico VII. Vengono, come appendice, più che 200 doc. (1212-1330) sulle associazioni delle Arti e sulla loro organizzazione. La seconda parte dell’ opera s’ inizia con un grosso manipolo di documenti (1299-1306) sui Bianchi e sui Neri; mentre essi confermano la veridicità delle Istorie Pistojesi ci parlano di Corso Donati, e dei suoi tempi. Il capitolo (p. 273 sgg.) sul priorato di Dante (15 giugno-14 agosto 1300) dimostra che non avvenne in quel tempo, ma posteriormente, la rottura del card. Matteo di Porto con Firenze. Bonifacio VIII non mirava allora ad assoggettarsi là Toscana, ma soltanto a rivendicare per sè i diritti che sopra di essa spettavano all’ Impero. Il cardinale non si allontanò allora da Firenze, dove si trovava ancora il 27 sett. Perciò la narrazione di questo episodio fatta dal Del Lungo dev’ essere modificata. Vengono in appresso i documenti sulle relazioni di Bonifacio VIII colle famiglie fiorentine (p. '283). Degna di studio è la estesa relazione (p. 287) di due Legati da Clemente V mandati per pacificare la Toscana, la Marca d’ Ancona, il ducato di Spoleto (1305). Il D. l’illustra con documenti di contorno (1296-1306), sicché ne risulta viva luce a bene intendere il movimento delle parti politiche in Firenze. Indugiai alquanto su que-