88 LA JUGOSLAVIA ECONOMICA Per la Macedonia mancano dati attendibili e sicuri concernenti la divisione del terreno. Si può solamente asserire che nel 1919 si coltivò: a grano . . . 170.079 ettari di terreno a segala. . . 107.476 „ „ ad orzo . . . 98.330 „ „ ad avena . . 38.000 „ „ ed il rimanente, fino a completare la cifra del terreno coltivato di ettari 544.300, a papavero, tabacco e riso. Circa 3.000.000 di ettari rimase incolto, cioè oltre il 90 per 100 dell'intera superficie macedone. I dati mancano pure per il Montenegro, del cui territorio è coltivata solamente la diciassettesima parte. Campi arativi si estendono su 55.000 ettari, per quanto il Montenegro, per la sua struttura geologica, abbia una fortissima percentuale di territorio arido, non atto ad alouna coltura, e di foreste poco sfruttate per mancanza di comunicazioni. Le statistiche della Vojvodina sono confuse nel totale dei dati relativi all’Ungheria a cui apparteneva prima dell’unificazione. Possiamo solamente affermare ohe, circa il 76 per 100 della sua superficie, è coltivata a cereali, vite ed alberi fruttiferi; il 20 per 100 circa, è adibito a pascolo e coperto da foreste. Come si vede, l’estensione del terreno coltivato in Jugoslavia è abbastanza notevole; e, se all’ammontare dello stesso, aggiungiamo i pascoli, tale estensione prende proporzioni oonsiderevoli, paragonabile a quelle degli Stati più progrediti. La divisione del terreno in Jugoslavia si può sommariamente caratterizzare cosi: su un terzo circa