76 Nuovo Archivio Veneto sovente dei « ronchi ». Dai documenti si possono spigolare notizie" sui diversi prodotti dei campi, degli orti, delle vigne, nonché sull’ allevamento del bestiame. I documenti parlano anche della condizione degli agricoltori, dei diversi patti rurali, delle provvidenze per la sicurezza della proprietà. Rilevo ciò che il G. (p. 59 sgg.) dice, sui coitsoi'tes, ch’egli distingue dalla vìcinia, la quale per lui non si riferisce al possesso in comune. Tocca degli usi diversi a cui serve la parola « consortes ». A p. Vili, accennando ad un gruppo di documenti inediti, dice errate le note cronologiche di una carta 19 maggio 853 e ne trae conseguenze contro la sua autenticità. A me sembrano buone quelle note, salvo una che è lievemente-inesatta. Per cura di F. Gabotto, G. Roberti, D. Chiatto ne (1) venne pubblicato anche il Cartario dell’ abbazia di Staffarda, la quale costituì un notevole centro economico, per il commercio e la produzione agricola, ed ebbe anche qualche importanza come casa bancaria di depositi e prestiti. Il più antico documento è un privilegio, 1122, di Manfredi I di Saluzzo. F. Gasparolo (2), che anni or sono pubblicò il Liber Crucis, raccolta dei documenti del Comune di Alessandria, ora esamina quel volume nella sua composizione e nella sua origine: questa risale ad una disposizione presa dal detto Comune nel 1205, rna il libro attuale è posteriore a quella data. — C. Borromeo (3) giudica falsa la (1) Cartario della Abbazia di Staffarda, Pinerolo, Chiantore; pp. 316. (2) Il « Liber Crucis « della Comunità di Alessandria, Riv. star. Aless., X, 7 sgg. (3Ì Un po’ di luce sulla pretesa donazione di Alessandria al papa Alessandro III, Torino-Palermo, Clausen, pp. 76. — Anon., Codice cartaceo dei see. XIV e XV dell’ Arch, comunale di Alessandria, Riv. st. Aless., X, 136 sgg. (cenno descrittivo). — Anon., Il libro dei Consigli del 1487-89 nell’ Arch, comun. di Alessandria, ivi, X,