Pubblicazioni sulla storia medioevale italiana viene integralmente, e con tutta diligenza, pubblicato da L. Schiaparelli (i). Di tutti questi diplomi, uno solo ci pervenne in originale. Acqui (2), Staffarda (3), Saluzzo (4). F. Gabot-to (5), crede che il nome vicinia significhi la popolazione annessa ad una chiesa, e studia le fasi della sua organizzazione civile, cioè la universitas e la comm\itas. Ma il Comune è altra cosa, ed egli ricerca la sua origine nel-1’ assemblea dei Signori, costituenti un consorzio o consortile per i beni che una famiglia possiede indivisi. Crede che questo fatto si avveri non solo in molte città del Piemonte, ma anche fuori di questa regione ; peraltro egli si occupa solo del Piemonte. Quando il descritto Comune signorile disgregossi, andò sorgendo la società del popolo, sicché la nobiltà per difendersi ricorse a un signore forestiero. Di qùesta teoria, il G. cerca la prova in un documento del 1180, che parla dei Signori consorti, e di qui passa a discorrere della famiglia Robaldina, potente nel Cuneese dal sec. XI in poi. Vorrebbe dimostrare che tutta la terra di Romanisio fosse dei Robaldini. Da Ro-manisio proviene Cuneo, laonde il G. è d’ avviso che le famiglie comunali di Cuneo discendano dallo stesso ceppo ìlobaldino. Cuneo sarebbe quindi sorta, come opera (1) Il rotolo dell’ Archivio capitolare di Novara, Arch. stor. lomb., XXVII, 1, 5 sgg. (2) F. Savio, 'Indice del Moriondo « Monum. Aquensia », disposto per ordine cronologico, Alessandria, Chiari (è un lavoro di grande esattezza e di altrettanta utilità pratica). (3) E. Durando, Contese fra Torino, il signor di tìeinasco e il marchese di Staffarda nel sec. XII/, Boll. stor. bibl. subaip., V, 312 sgg. (documenti 1287-88). (4) D. Quattone, Contributo alla storia della chiesa di Saluf-fo, Boll. st. bibl. subalp., V., 95 sgg. (sec. XV-XVI). (5) Il Comune a Cuneo, nel sec. XII e le origini comunali del Piemonte, ivi, V, 19 segg.,