Pubblicazioni sulla storia medioevale italiana 17 edizione della Hist. Misceliti di Eutropio, Paolo Diacono, Landolfo Sagace, in parte riproducendo l’edizione del Droysen, in parte giovandosi del Cod. Yatic. Palat. 909, intorno al quale essi affermano (riserbandosi di provarlo) che è bensì antico e pregevole, ma non è autografo di Landolfo Sagace. Con questa edizione ha principio la ripubblicazione della collezione Muratoriana, intrapresa dall’ editore Lapi di Città di Castello, sotto la direzione di G. Carducci e di V. Fiorini. L’impresa è ardita, e anche per questo reca onore a coloro che vi posero mano. A. Ketterer(t) considera l’impero come un portato dei tempi, in favore del vincitore dei barbari. Carlo Magno non potea diventare imperatore che a Roma. Il K. considera il carattere religioso dell’ impero come accidentale, senza connessione colla sua origine. Con questo peraltro egli non esclude che Leone III avesse una parte diretta nella nuova istituzione. W. Sickel (2) impugna varie conclusioni del K. e gli nega la tesi, secondo la quale il potere temporale dei papi verso il 754 non era un vero stato, ma presentava carattere di dominio patriarcale. Nega che nella restaurazione dell’impero, 800, al papa spettasse la sola unzione. L’ impero di Carlo Magno era una vera renovatio imp. Rom., secondo il motto che leggiamo sui sigilli, e che effettivamente cor- ion Italiani di L. A. Muratori, Città di Castello, Lapi, pp. CXX, 112. Al testo della Hist. Mise, precede la prefazione generale, dovuta al Carducci. S’intitola Di Ant. Lod. Muratori e della sua raccolta di Storici Italiani dal 500 al 1500 ; vi si spiega come in M. sorgesse il disegno della sua collezione, e si espone per quali vie e fra quali ostacoli egli lo ponesse ad esecuzione. (1) Karl, der Grosse u. din Kirche, MUnchen, Leipzig, Olden-burg, 1899, pp. IV, 279. — H. W. C. Davis, Charles thè Great Hero of two nations, Londra, Putnam, pp. XVI, 338, 12.0. (2) G'òtt. gelehrte Anj., 1900, II, 106 sgg.