Pubblicazioni sulla storia medioevale italiana stola suddetta e la presuppone. F. D’ Ovidio (i), riproducendo il suo lavoro del 1899, nega sia l’autenticità, sia l’importanza dell’epistola, e ribadisce tale opinione contro al Torraca. L’ autenticità dell’ opuscolo de aqua et terra è dottamente difesa da E. Mcore (2). G. Mazzoni (3) trova degna-d’ approvazione 1’ ipotesi di Castet, che attribuisce a Dante il Fiore, concordandovi ragioni di età e di pensiero. Singoli passi del Poema. La corrispondenza colla classicità (4). F. D’Ovidio (5) riproduce, con qualche ritocco, il suo scritto in cui sostiene che Dante non era molto contento di Gregorio VII. Ma non avendo egli aggiunto spiegazioni a provare che Dante aveva estese (1) L’epistola a Cangrande, in Studi sulla Div. Comm., pp. 448 sgg., 591. (2) L’ autenticità della Quaestio de aqua et terra, tìibl. storicocritico della lelt. dant. di G. L. Passerini e P. Papa, disp. 12, Bologna, Zanichelli (versione dal testo inglese : The genuineness of thè Quaestio de aqua et terra, inserto in Studies in Dante, II. Serie, Oxford, Clarendon Press, 1899, pp. 303 sgg. — F. Angioi.itti. Bollet. Soc. Dant., Vili, 52, patrocina del pari la tesi dell’autenticità, e la ribadisce poi (ivi, p. 290 sgg.) discorrendo del libro di V. Russo, Per 1’ autenticità della Quaestio de a. et t., Catania, pp. 47, secondo il quale le teorie ivi esposte sono quelle correnti al tempo di Dante. Sul libro del Russo, cfr. R. Renier, Giorn. st. lelt. ¡tal.. XXXVIII, pp. 192-3. (3) Se possa a il Fiore » essere di Dante, Raccolta D Ancona, PP- <>57 sgg. (4) R. Valerio, Stadio nella Div. Comm., Acireale, tip. del sec., pp. 84 (come si formasse la leggenda sulla cristianità di Stazio). — P. Chistoni, Le Jonti classiche e medioevali dtl Catone dantesco che unifica il Censarino e /' Uticense, Racc. d’ Ancona, pp. 97 sgg. (errori correnti nel sec. XIV rispetto alla storia di Catone: Dante lo elogia, basandosi su Lucano, e mostra di non conoscere la condanna che s.Agostino fa del suo suicidio). — M. Scherili.o, Il c. XIV del-l'In/., Fir., Sansoni, pp. 38, 16.0 (Capaneo). (5) Dante e Gregorio VII, in Studi sulla Div. Comm. pp. 356 sgg.