Pubblicazioni sulla storia medioevale italiana 117 Torraca (i) sostiene storico 1’ episodio di Guido da Mon-tefeltro, avvertendo che lo registra Frane. Pipino, la cronaca del quale giunge al 1314, ed è anteriore al compimento della Dìp. Comm. A. D’ Ancona (2) crede assai probabile, ma non certo, il discorso di Guido ; almeno il discorso correva fra il popolo, e Dante non lo inventò. E. G. Pardi (3) pensa che Dante e Pippino ricavassero il loro racconto da uno di quei canti epico-lirici, nei quali F. Novati e E. Gorra cercarono la fonte di altri episodi danteschi, e non ammette la fonte orale, la « voce del popolo», cui si appella il Torraca: trova troppo conformi i due racconti. — G. Tamb ira (4) reputa storico il mal consiglio, dando a Dante il valore di documento. R. Honig (5) ricostruisce la vita di Guido, concludendo che fu guerriero valoroso, e non soltanto un uomo astuto quale Dante lo rappresenta, considerandolo esclusivamente nelle imprese di Toscana. Circa il mal consiglio non trova pienamente soddisfacenti le ragioni che contro la sua verità storica addusse il Tosti. Il fatto, egli dice, è segna Naj., GXVII, 177 sgg. (tocca del Giubileo). — B. Labanca, Il Giubileo e la Div. Comm., Riv. d'Italia, 1901, III, 193 sgg. (polemizza con C. Pìetropaoli, Il Giubileo nella Div. Comm., Lanciano, Carab-ba, 1900, che chiama la Div. Comm. « uno splendido manuale del Giubileo». Il I.. ammette che D. «non ribellatisi nel Poema contro il potere temporale »). — G. Carboni, Il Giubileo di Bonifacio Vili e la Div. Comm., Roma, Loescher, p.i. 111, 16.0 (considera l’ importanza storica del Giubileo : scarso valore dell’ops., dr. Rassegna bibl. ital., IX, 75 sgg.). (1) Il canto XX VII dell’ Inferno. Kir., Sansoni, pp. 49, 16.°. (2) Riv. bibl. lett. ital., IX, 234. (3) Boll. Soc. dantesca, Vili, 102. (4) L’episodio di Guido da Montefeltro nell’ Inferno dantesco, Milano-Palermo, Sandron, 1900, pp. 35. Osservazioni di F. Pintor, Boll. Soc. Dant., Vili, 237. (3) Guido da Montefeltro. studio storico, Bologna, Zamorani, p. 119.