3° 4 Nuovo Archivio Veneto della vera architettura lombarda, che il R. considera come il risultato di un compromesso fra 1’ arte prelombarda, la romano-ravennate, e la bizantino-ravennate. Al secolo VIII-IX, col Dartein, col Beltrami ecc., il R. attribuisce la basilica di s. Ambrogio, ancorché ne ammetta le successive trasformazioni, che peraltro non .giunsero mai a distruggere in tutto gli elementi originari. Parla poi di monumenti o frammenti architettonici, che in Lombardia, in Piemonte, nell’Emilia, nel*Veneto, nella Toscana si innalzarono fra questo periodo e 1’ aprirsi del sec. XI. Qui il racconto, per ora, si arresta : proseguirà, poi. — L’ opera del R., illustrata da disegni d’ ogni genere, è una di quelle che, non ostante i loro difetti, recano alla trattazione di un argomento, il prezioso contributo di un esame esteso, difficile, condotto con coscienza. Essa prepara anche il terreno a nuove discussioni. La questione riflettente l’arte ravennate ha qui una discussione ampia, anche se forse non completa, e in ciò consìste uno dei pregi essenziali di quest’opera. Furono pubblicate le lezioni che il compianto L. Courajod (i) tenue a Parigi sull’qrigine dell’arte romana,e gotica, con speciale riguardo alla Francia. Nelle origini dell’arte romano-gotica egli distingue tre elementi: latino, greco-orientale, barbarico. L’ arte cristiana nacque in Oriente, e il Cristianesimo rinnovò, come il mondo morale, anche il mondo, artistico. H. Knackfuss e M. G. Zimmermann (2) si unirono per compilare un libro, nel (i) Leçons professées à l’école du Louvre i88y-g6, Paiis, [, Picard 1899. — A. Choisy, Histoire de Ïarchitecture, 2 voli., Parigi, Gauthier-Villars. 1899, pp. 642, iSoo. Polemica di C. Ricci rispetto alla storia dell’ arte di A. Venturi, in Nap. nobiliss., X, 96 (riprodotto da Rass. d’ Arte). (1) Kunstgesch. der Gotik u. Renaissance, Bielefeld, Velhagen, pp. Vili, 688. t