126 Nuovo Archivio Veneto — F. Romani (i). — La condotta malvagia del co. Ugolino contro suo nipote Nino fu causa principale della sua condanna, a mente di F. D’ Ovidio (2). Piccarda Donali (3). Ciacco (4). Reniero di Cai boi i (5). Se Celestino V sia l’autore del gran rifiuto (6). Il Giubileo (7). Frane. (1) Il canto XXXI deli Inferno, in Letture dantesche in Orsam-michele, Firenze, Sansoni. — A. Giordano, Ugolino, Napoli, Pierro, pp. 61, 16.0 (buon sunto, senza novità). (2) Il ve.ro tradimento del conte Ugolino, in Studi sulla Div. Comm., pp. 14 sgg. — N. Quarta, Di che è reo Ugolino secondo Dante ? Rocca s. Casciano, Cappelli, 1899, pp. 48, 16.0 (è reo di delitto politico). (3) L. Ercolani Gaddi, ‘Piccarda Donati, Potenza, Garramone, 1900 (di poca entità). (4) M. Scherillo, Il Ciacco della Div. Comm., in N. Antolog. CLXXV1II, 427 sgg. (è Ciacco dell’Anguillara, secondo che già avvertì M. Barbi, Boll. Soc. Dant., N. S., VI, 208, citando il codice Asbburnh. del sec. XV : D. lo rappresenta bensì come un ghiottone, ma non come uomo immondo e scroccone). — A. Belloni, Ciacco, Bibliot. Scuole ital., IX, n. 8-9 (ragioni per cui D. gli diede tanta importanza). — I. Del Lungo, 1 contrasti fiorentini di Ciacco, Raccolta d' Ancona, pp. 297 sgg. (poesie fiorentine del sec. XIII). * (5) !.. Atti Astolct, Una pergamena del 1280 contenente un codicillo al testamento di Raniero di Calboli, Roma, Forzani,p. 22 con 1 tav. (utile contributo biografico). (6) Sono affermativi F. d’ Ovidio, in Studi sulla Div. Comm., pp. 418 sgg.; — A. Zardo. Il canto III deli Inferno, Fir., Sansoni, pp. 34, i6.°e J. I.anczy. Note sur le grand refus et la canonisation de Cele-stin V, Paris, Colin, pp. 22 (estr. da Annales intern. d'histoire, Congrès de Paris igQO. I sezione). (7) E. Donadoni, In commemorazione del VI centenario della Visionedantesca, Cherasco, Rasetti, iqoo- pp. 23 (Dante comprese la vita romana, accolse il Giubileo come « anno di redenzione e di speranze ». — G. B. Meotti, Dante Alighieri ed il Giubileo del 1300, Brescia, Luzzago (ammette assai probabile che D. si recasse allora in Roma). — A. Cimmino, Il Giubileo del 1300 e Dante. Giorn. Arcad., III Ser., V (estr., Roma, tip. Salesiana, pp. 31). (D. vide nel Giubileo il mezzo per attuare il suo ideale). — R. Fornaciari, Il canto X VIII deli Infi, Ras-