Cause ed effetti dell'antica divisione politica 55 scintilla, che fece divampare la guerra mondiale, già da anni covata dalla lotta economica anglo-germanica. È duopo risalire un po’ indietro. Una delle ragioni fondamentali che spinse la Serbia nella guerra del 1912, era costituita dal bisogno di uno sbocco sul Mare Adriatico, e precisamente dalla necessità di aprirsi il famoso corridoio attraverso l’Albania e far costruire la Transbalcanica secondo i propri bisogni economici. Collo sbocco sull'Adriatico, avrebbe eliminato tutti gli ostacoli che incontravano le sue esportazioni nelle altre direzioni, cioè: 1.° in direzione nord: Belgrado-Budapest-Vien-na; 2.° via Danubio a monte; 3.° via Danubio a valle; 4.° ferrovia del Sud: Belgrado-Skoplje-Salonicco. Quella dell’Adriatico era la via più vantaggiosa per entrare direttamente in congiunzione colle piazze dell’ Europa Occidentale, che attiravano sempre più le sue esportazioni, e specialmente colle piazze d’Italia. Ma nella sua marcia trovò l’opposizione dell’Austria, convertitasi per forza di cose al principio di nazionalità, in quanto riguardava il territorio albanese, attraverso il quale doveva passare la Ferrovia Adriatica Serba. In conseguenza, l’Austria contestò alla Serbia la facoltà di assorbire parte alcuna dell’Albania, vale a dire di tracciarsi l’agognato corridoio, e così riuscì, — con il consenso delle Grandi Potenze, — ad inibire alla Serbia l’accesso al mare, impedendole di raggiungere la completa indipendenza economica. Il suo nuovo assetto territoriale, secondo il Trattato di Londra (1913), mancante di un sicuro sbocco al mare, veniva considerato dalla Serbia come il fallimento dello scopo principale,