Pubblicazioni sulla storia medioevale italiana 11 stituiva il centro attorno al quale si svolse 1’ attività giuridica di molte fra le nostre università. F. Novati (i) assennatamente nega che i Gogliardi costituissero una setta nel medio evo ; sopra di essi fu molto esagerato. Nel campo della storia dell’ arte, il libro di maggior valore è fa prosecuzione della storia dell’ arte cristiana di F. X. Kraus (2), che riprende l’esposizione parlando degli elementi costitutivi della nostra Rinascenza. Mostra quanto la nuova età debba a s. Francesco e allo spirito francescano, per cui l’uomo fu invitato ad una più intima unione colla natura. Anche sotto altri riguardi si manifestò l’influenza benefica della Chiesa. Il Kraus non fa degli Umanisti un elogio esagerato, anzi ne mostra i difetti, ma osserva essere vera 1’ osservazione di s. Tommaso, il quale lasciò scritto che è seminata di errori la via, per la quale 1’ uomo tende alla verità. Discorre delle attinenze che la storia civile ebbe colla vita dell’arte. L’ umanismo fu onorato alle corti di Alessandro VI, di Giulio II, di Clemente VII. Premesse queste considerazioni generali, il K. parla delle origini della scultura e della pittura, e mette in rilievo il grande valore, che nella storia dell’ arte ha il Camposanto di Pisa. Nello svolgimento della pittura, distingue 1’ influsso dello studio del 1’ antico, dall’ azione che vi recò il realismo. Crede che Brom, Le università nel medio evo, Der Katholick [Utrecht], n, 4f (cfr. Riv. intern, di sciente sociali. XXII1, 280-3). (r) I Gogliardi e la poesia latina medioevale, La bibl. d. scuole ital., IX, fase. I [Bergamo]. — G. Caffi, Dell’ influenza dell' ascetismo medioevale sulla lirica amorosa del dolce stil nuovo, Verona-Padova, Drucker, pp. 106 (di scarso valore). — Buona è la monografia di F. Ermini, Lo Stabat Mater e i pianti d. Vergine nella lirica del m. e., Giorn. Arcad. V, 31 sgg., 166 sgg., 321 sgg., 451 sgg. (2) Gesch. d. christlichen Kunst, II vol., 2 parte, Freiburg i/B, Herder, pp. 282.