Pubblicazioni sulla storia medioevale italiana 35 delle leggi veneziane dal 1192 al 1242. Vi cooperarono Enrico Dandolo, Raniero Dandolo, Pietro Ziani, Jacopo Tiepolo. Gli Statuti del 1242 sono la fusione dei materiali antichi, 'armonizzati fra loro in unità di concetto. — Secondo A. Battistella (1), Bajamonte Tiepolo nel 1310 mirava a ridurre lo Stato in signoria. Esigliato, continuò a brigare contro Venezia ; nel 1325 i Bolognesi lo elessero a loro capitano, ma egli* eh’ erasi ritirato in Scla-vonia ed in Dalmazja. non accettò e rimase dov’era. E indispensabile una nuova edizione dei Secreta fidelium Crucis di Marin Sanudo Torcello, non bastando quella, assai imperfetta, del Bongars. Il Simonsfeld, 1881, raccolse i primi dati sul materiale manoscritto. Ora A'. Magnacavallo (2) si rifà sull’ argomento, narrando la vita del Sanudo, e intersecErndovi le notizie sulle diverse redazioni dei Secreta. Nacque verso il 1270, e assai giovane si diede ai viaggi commerciali. Soggiornò anche a Roma presso il card. Riccardo da Siena. Allorché, 1291, S. Giovanni d’ Acri cadde in mano degli infedeli, si ridestò in Occidente il disegno,di una crociata, occupandosene Nicolò IV, e più tardi, Benedetto XI e Clemente V. Così il Sanudo ebbe occasione di stendere su tale argomento un libro, verso il 1309, col titolo : Conditioues Terre Sancte. Dopo altri viaggi, nel 1321 presentò in Avignone a Giovanni XXII una nuova redazione della sua opera, cui diede il nome di SecretaJìd. Crucis. L’offerse, 1323, a Carlo IV di Francia. Anche negli anni seguenti continuò ad occuparsi della crociata, esortando anzi 1’ imp. (1) L' ultimo ufficio pubblico di Bajamonte Tiepolo, N. Arch, venlì, 3 sgg. — C. Cipolla, Un litigio tra Venefici e Savona nel 13-4- Atti Accad. Tor., XXXVI, 388 sgg. (doc. dell’ Arch. Coraun. di Savona). (2) Marin Sanudo il Vecchio e il suo progetto di crociata, Bergamo, Istit. Arti Grafiche, pp. 155.