86 Nuovo Archivio Veneto Miscellanee Dantesche (i). F. Torraca (2) studiò le figure napoletane e siciliane (Federico II, Manfredi, Pier della Vigna, Carlo d’ Angiò, ecc.), che figurano nella Dir. 'Comm., e nelle altre opere di Dante. N. Zingarelli (3) invece pose in luce i rapporti di Dante colla Puglia, e illustrò i personaggi pugliesi (compreso Federico II e Manfredi), che attrassero la sua attenzione. A. Venturi (4) cerca spiegare come il medio evo lentamente preparasse la comparsa di Dante e di Giotto; raffronta le figure dipinte dal-P uno con quelle cantate dall’ altro, e mostra come tutto il Trecento seguisse l’impulso avuto da questi due grandi. Contro Kraus, sostiene D. Kaufmann (5) che Mannello fu amico di Dante. Ritratto di Dante eseguito da Giotto nel palazzo del podestà in Firenze (6). Fama di Dante (.7). Ricerche biografiche. Il padre di Dante (8). Continua la preziosa pubblicazione del Codice diplomatico (y) Sic- (1) E. Moore, Studies in Dante, II Series : Miscellaneous Essays, Oxford, Clarendon Press., 1899, pp. XVI, 386. (Alcuni saggi toccano la storia: ortodossia cattolica di D. ; la Sicilia nella Div. Comm.-, il « pastor di Cosenza » si identifica con B. Pignatelli ; la Quaestio de aqua et terra è autentica). (2) Il regno di Sicilia nelle opere di Dante, Milano-Palermo, Sandron, pp. 48, itì.°. (3) Dante e la Poesia, Giorn. dant., Vili, 385 sgg. (4) Dante e Giotto, N. Antol., CLXIX, 369 sgg. — A. Farinelli, Dante e Goethe, Conferenza, Firenze, Sansoni. (5) Mannello et le Dante, Rev. des études jilives, XXXVII, n. 24. (6) A. Bezzi, Il vero scopritore del ritratto di Dante in Firenze, N. Antol., CLXX1V, 455 sg'-j. (F. G. Bezzi; si dà una ,{iella riproduzione del celebre,affresco). (7) G. Urbano, Il culto di Dante Alighieri dal sec. XI V al XIX, Trani. Vecchi, 1899. (8) M. Chini. Un'ipotesi su Alighiero di Bellincione, Giorn. dant. Vili, 145 sgg. (9) G. Biagi e G. L. Passerini Cod. diplomatico dantesco, disp. 5, Roma, Soc. dantesca.