IO Nuovo Archivio Veneto il II voi. (parte I) della sua storia d’ Italia, giungendo colla narrazione sino al 680. Fondandosi sopra una formula del Liber diurnus, crede che nel 680, mentre papa Agatone mandò i suoi legati al Concilio Costantinopolitano, siasi stabilito un patto fra Bizantini e Longobardi, nel senso che fra quelli e questi si dividesse 1’ Italia : così il regno Longobardo era riconosciuto ed entrava nel sistema statuale romano-cristiano. Questo patto, che cambia la natura giuridica del regno Longobardo, è 1’ ultima conseguenza della politica di Gregorio Magno (590-604), il quale stabilì saldi accordi coi Longobardi, e diffuse fra questi il Cattolicismo. Secondo H., prima d' allora non esisteva una vera gerarchia cattolica nel regno longobardo. A me pare che ciò sia molto esagerato (Riu. st. Ital., XVII, 426). Hart. fa grande stima di S. Gregorio Magno, e largamente ne espone la politica. Rispetto alla condizione dei Romani sotto i Longobardi prima del 680, H. è pessimista. Mantiene al 568 la conquista. Non crede troppo alla pretesa arte nazionale dei Longobardi. Questo volume di H. è di yn piccolo valore, e sopratutto dà materia a pensare; si potrà peraltro in più di un luogo da lui dissentire. — Studi sul diritto longobardo (i). V. Fiorini e G. Rossi (2) cominciarono una nuova I sec. cristiano i due popoli si trovavano vicini, presso all’Elba; anche posteriormente mantennero fra loro strette relazioni). — A. Mario, Le vestigio, dei Longobardi in Ungheria, ivi, pp. 177 sgg. (alla permanenza dei Longobardi in Ungheria connette la scoperta, colà recentemente fatta, di sepolcreti barbarici). (1) F. Brandm.eone, Note al e. 30 dell’ Editto di Liutprando, Atti Accad. sciente morali di Nap. XXXI, 525 sgg. (proibizione del matrimonio alle donne votate a Dio, anche se non consecrate dal sacerdote; le disposizioni dell’Editto dipendono dal diritto giustinianeo, dal canonico, dal longobardo). — G. Salvioli, Ad. Roth. de fe-gangi\ Pel L anno d'insegn. di F. Pevere, Napoli, Soc. Cooper, (studio sul furto secondo le leggi longobarde). (2) La Hist. Mise, di Landolfo Sagace, in Raccolta degli scrii-