21 medicina a sapientibus illustrata. — Brixiae, 1747, 8° p. 472—474. Lettera a Francesco Roncalli in risposta ad altra d’inchiesta del Roncalli, inserilta nell’ opera stessa, a p. 213—214. 121. * Lama Francesco. Relazione nosografico-sta-tistica dall’ epidemia colerosa, die regnò in Dalmazia, nell’ anno 1836. — Trieste, tip. Weiss, 1838, 8° L’ autore dedica 1’ opera al Dottore Guglielmo Menis, Consigliere di Governo e Protomedico in Zara. Esaminato il progresso successivo della malattia per importazione, la dichiara contagiosa. Le p. 77 e 79 offrono due tabelle prospetiche dell’ epidemia colerosa dell’ anno 1836, dei due territorj di Spalato e Zara, ai quali si limita 1’ autore nella trattazione dell’ argomento. Una tavola incisa rappresenta V Oretermo, stro-mento calorifero inventato dall’ autore, affine di eccitare una traspirazione istantanea, senza bisogno d’ applicare mattoni o pannilinì caldi. Storia letteraria ed artistica. 122. Pensieri sul popolarizzare la lingua tedesca in Dalmazia. Leggonsi nell’ Ossevalore dalmata, 1854. 123. * Capor Giovanni. Dimostrazione dell’ antichità e continuazione (Iella lingua illirica, poscia delta slavonica, in Dalmazia. — Spalato, 1844, tip. Oliveti, 8° 124. Informazione sui mezzi d’ insegnamento e sugli uomini più distinti, avuti dalla Dalmazia e Albania Venete, nella seconda metà del secolo XVIII, diretta al nobile sig. Conte Girolamo Dandolo da Giuseppe Ferrari-Cupi/li. — Sla in Dandolo Girolamo : La caduta della Republica di Venezia. — Venezia, 1855, 8° p. 270—323, preceduta da cenni del Dandolo, e da una lettera del Ferrari a lui, p. 257—269. 125. Della Dalmazia. Lettere. — Leggonsi nel giornale milanese Crepuscolo, 1857, n. 4, 6. V autore anonimo, di Ragusa, tratta delle condizioni attuali della letteratura in Dalmazia. 126. Ueber einige Baudenkmale in Ober-Croatien und Dalmatien, von Ivan v. Kukuljevic, k. k. Conservator für Croatien. — Articolo inserito nelle Mittheilungen dar k. k. Central-Commission zur Erforschuug und Erhaltuug der Baudenkmale. — Wien, 1858, p. 323—327. Vi si illustrano alcune Chiese di Arbe e Nona.