278 PROFONDI CAMBIAMENTI Tsai-fong, e dichiarato successore nell’impero il figlio di lui (Phu-yi nato nel 1906), che ricevette poi il nome di Siuen-thong; il reggente doveva per gli affari più importanti prendere accordi colla imperatrice madre Long-yu. Il nuovo governo confermò la promessa delle riforme costituzionali ed aprì le sedate delle assemblee provinciali, molte delle quali nominarono dei delegati incaricandoli di agire sul governo centrale per indurlo ad anticipare la riunione del Parlamento; ma le sollecitazioni di questi delegati, che recatisi a Pekino cercarono anche di eccitare l’opinione pubblica, non furono accolte. Tuttavia il governo, secondo le promesse già fatte, continuando l’opera di trasformazione, convocò un’Assemblea consultiva nazionale (una specie di Senato) composta di nobili e di alti funzionari dello Stato e solo in piccola parte di rappresentanti eletti dalle assemblee provinciali. Quest’Assemblea, raccoltasi nell’ottobre 1910, manifestò anch’essa il parere che si dovesse anticipare l’apertura del Parlamento, ed il governo, cedendo a questa pressione, la fissò per il 1913. Dopo la chiusura di quest’Assemblea le agitazioni si fecero ancora più vive; si affermava ogni giorno più una nuova classe di cittadini (studiosi e uomini di affari) che avevano assorbito la civiltà europea e credevano giunta l’ora dei cambiamenti decisivi. Allora il partito rivoluzionario decise di agire. In parecchie pro-vincie del mezzogiorno si verificarono dei disordini, che si propagarono con una rapidità sorprendente; nell’ottobre 1911 la rivolta di Yuciang diede origine ad un governo provvisorio, che organizzò saldamente la resistenza. In breve il moto rivoluzionario si estese a gran parte dell’impero, assumendo nei vari luoghi un carattere speciale secondo le idee e le necessità locali: a Canton fu proclamata la repubblica. Il governo imperiale, vedendosi incapace di frenare la rivoluzione, chiamò alla direzione del governo un uomo, che aveva già tenuto il ministero degli esteri acquistandosi grande stima presso il mondo europeo, ma era poi stato allontanato dagli affari all’inizio del nuovo regno per intrighi di corte: Yuan Sikhai. Egli, dopo essersi fatto molto pregare, accettò (novembre 1911) e in breve diventò il vero dittatore a Pekino, dove fece destituire lo stesso principe reggente. Ma la rivolta nelle provincie continuava, ed il 2 di-