110 LA JUGOSLAVIA RCONOMICA ohè la riorganizzazione delle fabbriche è avvenuta di recente. La più grande fabbrica è quella di Zagabria, che produce 150.000 ettolitri di birra. La Serbia ha otto fabbriche, che prima della guerra producevano 149.000 ettolitri. Le fabbriche della Vojvodina non lavorano in pieno per mancanza di carbone, essendo rimasto il bacino carbonifero dì Pecuh (Pecs), nella Baranja, che le riforniva, in territorio magiaro, sicché le fabbriche della Vojvodina devono adoperare la legna quale combustibile, con svantaggio della produzione. Le fabbriche bosniache e slovene lavorano normalmente, trovandosi in zone ove abbonda il carbone, sicché la Slovenia fornisce della birra alla Croazia. Il consumo nazionale ammonta a 1.300.000 ettolitri di birra. Se anche le fabbriche fossero in istato di svolgere tutta la loro capacità, arriverebbero appena a coprire i bisogni del consumo interno. Considerando che la birra è una bevanda di forte consumo in Jugoslavia, non vi è dubbio però ohe quella della birra sia un’industria destinata ad avere un notevole sviluppo nel paese ed a supplire, col tempo, non soltanto a tutto il fabbisogno nazionale, ma pensare anche ad un’utile esportazione. Amido. Per la produzione dell’amido si hanno in Jugoslavia sette fabbriche; tre di esse, a Subotitza, producono amido di mais, mentre una quarta, pure a Subotitza, fabbrica amido di grano e di riso. In Jugoslavia, il riso è coltivato nella Backa ed in Macedonia, presso i Laghi e sull’Ovcje Polje. Le altre