2 LA GERMANIA PRESA A MODELLO governo delle proprie sorti, si decise per questo secondo partito per non mescolare alle questioni politiche delle questioni dinastiche, e anche perchè giudicava più, facile che gli Alsaziani si familiarizzassero col nome di Tedeschi, che con quello di Prussiani. L’Alsazia-Lorena fu messa sotto il diretto potere del governo imperiale e fu retta con leggi eccezionali e col proposito ben deciso di procurare la pronta germanizzazione del paese; a questo intento si credette opportuno di fondare in Strasburgo una grandiosa Università tedesca (1). Ormai nel centro dell’Europa all’antica Confederazione germanica, che si era dimostrata impotente nella vita internazionale, si era sostituito uno Stato affermatosi come la prima Potenza militare del mondo; si comprende come ciò abbia profondamente modificato la situazione europea. L’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe, che allo scoppio delle ostilità franco-germaniche aveva sperato di poter prendersi una rivincita sopra la Prussia, si affrettò a riconoscere che il lungo contrasto in Germania fra gli Absburgo e gli Hohenzollern era definitivamente risolto in favore di questi ultimi e si riconciliò sinceramente con essi. Guglielmo I si recò di nuovo (per la prima volta dopo il 1865) a far la cura ai bagni di Gastein e nell’andata fece visita a Francesco Giuseppe, che villeggiava a Ischi (nell’Austria superiore) ; pochi giorni dopo Francesco Giuseppe gli restituì la visita in Salisburgo. L’imperatore di Russia non volle restar fuori da questa amicizia austrogermanica; e così nel settembre 1872 a Berlino Alessandro II col suo cancelliere Gorsciakoff e Francesco Giuseppe accompagnato dal suo nuovo ministro degli esteri Andrassy furono per alcuni giorni ospiti dell’imperatore Guglielmo I. AH’interno i primi anni del nuovo impero furono caratterizzati da grandi riforme: non bastava aver riunito insieme le varie parti della Germania; bisognava radicare l’unità nelle leggi, nei costumi, nelle abitudini tedesche. Tutto fu riformato: amministrazione, (') A ricordo degli avvenimenti del 1870-71 e della restaurazione dell’impero germanico fu innalzato a Niederwald (sulla catena del Tauno), donde si domina una vasta distesa della vallata del Reno, un grandioso monumento nazionale, che fu inaugurato dall’imperatore Guglielmo I nel 1883 con queste parole: «Ai caduti in memoria, ai vivi per riconoscenza, alle generazioni future ad esempio ».