2l8 EQUILIBRIO INSTABILE 24 anni acquistò diritto di voto. Le prime elezioni avvenute con questo sistema rappresentarono un trionfo per i socialisti e per i clericali, ma portarono anche alla Camera molti rappresentanti inetti, di un orizzonte politico assai limitato, che si lasciarono guidare da concetti assai piccoli ed egoistici. Nè i contrasti di nazionalità furono meno aspri e violenti di prima, ma il governo facendo concessioni e promesse ai vari gruppi parlamentari potè tirare innanzi senza incontrare ostacoli insormontabili. In Ungheria il partito liberale, che da lungo tempo teneva il potere, fu battuto nelle elezioni del 1905 dal partito detto degli indipendenti che voleva diminuire sempre più i legami coll’Austria riducendoli semplicemente all’unione nella persona del sovrano. Vi fu un vivo contrasto tra questo partito e la Corte, ma finalmente si riuscì a combinare un accordo nel 1906, perchè l’elemento magiaro, predominante nella vita pubblica ungherese pel sistema elettorale vigente, temette che il sovrano finisse per decidersi a introdurre anche in Ungheria il suffragio universale; da parte sua Francesco Giuseppe accettò di affidare il governo agli indi-pendenti, purché essi rinunziassero a sollevare la questione di sostituire l’ungherese al tedesco come lingua di comando nelle truppe reclutate in Ungheria. Così dopo una lunga crisi fu costituito, nell’aprile 1906, un ministero degli indipendenti sotto la presidenza di Alessandro Wekerle, del quale fecero parte i tre capi del partito, Alberto Appony, Giulio Andrassy e Francesco Kossuth, figlio del dittatore del ’49. Le elezioni avvenute pochi giorni dopo assicurarono agli indipendenti una forte maggioranza: ed allora essi non si curarono più di tenersi amici i Croati, come avevano fatto finché erano restati all’opposizione. Francesco Kossuth, come ministro del commercio, fece approvare un regolamento per le ferrovie, che prescriveva l’uso parallelo delle lingue ungherese e croata in Croazia, dove fin allora si era adoperata solo la lingua croata. Ciò suscitò le proteste più violente dei Croati e grandi manifestazioni antimagiare in Agram. Ma il fatto più importante di quegli anni fu la rinnovazione del Compromesso decennale coll’Austria. Dopo lunghe negoziazioni l’Ungheria si adattò ad aumentare del 2 per cento il suo contributo alle spese comuni; e questa volta i relativi progetti di legge poterono essere votati dalle rispettive Camere e sanzionati dal