DEGLI STATI EUROPEI 89 cipii della libera navigazione del Congo e del Niger seguendo in gran parte le norme determinate dal Congresso di Vienna per i fiumi europei; si stabilì che per l’avvenire qualunque Potenza occupasse un nuovo territorio in Africa dovesse darne comunicazione ufficiale alle altre Potenze per evitare conflitti e contestazioni, e si riaffermarono i propositi concordi di mirare alla soppressione della schiavitù. Intanto il dottor Peters, aiutato anche dall’esploratore Gerardo Rohlfs, che era allora console di Germania a Zanzibar, aveva iniziato una spedizione nell’Africa orientale, e concludendo dei trattati coi capi delle varie tribù gettava le basi di una nuova colonia tedesca. Anche questa sorse per iniziativa privata e fu amministrata da una Compagnia; ma Bismarck, di fronte alle difficoltà che venivano ad essa sollevate dal sultano di Zanzibar, non esitò a fare verso questo protetto dell’Inghilterra una dimostrazione navale, che lo indusse a riconoscere la sovranità della Germania sopra la costa vicina; egli poi si accordò coll’Inghilterra per determinare le rispettive zone d’influenza. Nello stesso tempo le mire della Germania si rivolgevano anche verso l’Oceania: una Compagnia tedesca si impadronì di una parte della Nuova Guinea; tedeschi si installavano nelle isole Marshall, e nell’agosto 1885 la bandiera imperiale tedesca veniva innalzata anche nelle isole Caroline, che la Spagna considerava come sue da parecchi secoli sebbene non vi avesse mai esercitata la sovranità. La notizia di questa occupazione suscitò un grande sdegno nella Spagna. Per calmare gli animi Bismarck si dichiarò disposto a sottoporre la questione a un arbitrato, e con molta abilità propose per tale ufficio il papa Leone XIII, scelta che riuscì gradita al governo spagnolo e nello stesso tempo poteva giovare alla politica interna del Cancelliere, che aveva già iniziato la sua riconciliazione con la Chiesa cattolica. Leone XIII accettò la mediazione offertagli e nel dicembre dello stesso anno pronunziò il suo giudizio: la Germania dovette riconoscere in massima la sovranità della Spagna sulle Caroline, ma la Spagna le accordò molti vantaggi commerciali e privilegi di residenza. Prima ancora che questo conflitto fosse definitivamente chiuso il re Alfonso XII, già da lungo tempo malato di tubercolosi, morì a soli 28 anni di età. Gli succedette provvisoriamente la figlia