240 PROBLEMI INTERNI facile perchè la Germania sembrava preoccuparsi esclusivamente della continuazione della sua linea di Bagdad. Da parte sua l’Inghilterra, in vista dell’anarchia in cui era caduto lo Stato persiano, prese dei provvedimenti per assicurare la tranquillità sulle rive del golfo Persico e in tutta la zona che le era stata assegnata. Alla fine del 1911 fu sciolto il Parlamento persiano; ma il governo privo di prestigio e afflitto da imbarazzi finanziari non riuscì a ristabilire l’ordine; e in mezzo ai disordini interni l’ingerenza anglo-russa si affermava sempre più. Così in una questione, che pochi anni innanzi ancora avrebbe fatto scoppiare la lotta tra l’Inghilterra e la Russia, si svolgeva invece da parte delle due Potenze un’azione comune e concorde. * * * La Francia proseguiva, in mezzo a gravi difficoltà di carattere specialmente diplomatico, l’opera che si era assunta nel Marocco. Quivi nel 1908 la situazione si era complicata, perchè il Sultano Abd-el-Azis era stato vinto e abbattuto da suo fratello Mulai-Hafid, che occupò Fez e riuscì a stabilire la sua autorità su gran parte del paese; Abd-el-Azis perduto ogni potere si ritirò a Tàngeri sotto la protezione delle Potenze. La Germania si affrettò a riconoscere il nuovo Sultano; ma la Francia e la Spagna, che erano incaricate di attuare le deliberazioni di Algesiras, vollero prima ottenere da lui alcune garanzie, che egli promise di mal animo e non si curò poi di mantenere calcolando appunto sull’appoggio tedesco. In mezzo a queste vicende continuamente agitate la collaborazione economica tra Francesi e Tedeschi, che si era voluta stabilire con l’accordo del 1909, non funzionava affatto. La Francia poteva consolarsi delle difficoltà, che incontrava nel Marocco, collo spettacolo soddisfacente del grande dominio coloniale, che essa ormai era riuscita a costituirsi e che contava una popolazione superiore a quella della madrepatria (50 milioni di abitanti di fronte ai 39.600.000 della Francia). In Algeria il progresso appariva già così grande da indurre il governo a fondare in Algeri un’Università (1909); questa regione del resto era considerata come una provincia francese e nominava i suoi rappresentanti alla Camera e al Senato (6 deputati e 3 senatori).