124 LA JUGOSLAVIA ECONOMICA tali 20.397, sopra un totale di produzione in Austria di quintali 21.397 ; di noci, la Dalmazia produsse quintali 1.912 sopra un totale fornito dall’Austria di quintali 41.676; di uve da tavola, quintali 24.352contro un totale dato dall’intera Austria di quintali 47.547. La produzione dell’amarasca (prunus cerasus) ammonta, in buone annate, a circa 1000 vagoni di amarasche fresche. Dai dintorni di Spalato fu nel 1921 inviato a New York circa 60 vagoni di amarasche secche. L’amarasca è diffusa nei dintorni di Zara, di Sebenico e di Spalato, ma la qualità migliore è quella dei dintorni di Macar'sca e di Almissa. Essa viene essiccata e distillata. Il frutto (per mancanza di sostanze zuccherine ed alcooliche) viene disseccato al sole in riva al mare ; è molto ricercato e viene adoperato sia per la confezione di conserve (e si esporta via Trieste-Fiume-Amburgo-New York), sia in maggior parte per l’imitazione fatta all'estero del maraschino dalmata o per preparazione di bevande. Con la distillazione, si ricava il maraschino del quale si esportarono — dalle sole fabbriche di Zara — circa 2.000 ettolitri all’anno. L’orticoltura jugoslava non è molto estesa, perchè la popolazione se ne occupa solo per quanto occorre al consumo locale. Il contadino non è pratico, per quanto il terreno ed il clima sono adattissimi. La Jugoslavia esporta solamente aglio. La Serbia, nel 1910, ne esportò circa 500.000 quintali e la Croazia-Slavonia 170.000 quintali. Come ogni progresso economico jugoslavo,' così anche questo commercio — se anche esiguo e di non grande importanza — fu ostacolato dal Governo di Budapest, il