22 LA GERMANIA PRESA A MODELLO per rinunziare alle sue illusioni; perciò quando si accorse che Thiers stava per fondare un governo conservatore sì, ma repubblicano, si staccò da lui; per parecchi mesi si assistette ad una serie di contrasti tra il Presidente e l’Assemblea fino a che il 24 maggio 1873 Thiers, in seguito ad un voto contrario dell’Assemblea, invece di cambiare semplicemente il ministero, rassegnò le sue dimissioni da Presidente della repubblica. Il giorno stesso l’Assemblea elesse a presidente con 390 voti il maresciallo Mac-Mahon, candidato della Destra; la Sinistra si astenne completamente dalla votazione. Il nuovo governo assunse subito una intonazione ardita di combattimento sostituendo a molti funzionari repubblicani un personale di tendenze monarchiche (1). Per facilitare poi il ristabilimento della monarchia si combinò un accordo fra i due rami dei Borboni: il conte di Chambord duca di Bordeaux, che era allora in età di 53 anni, dopo 25 anni di matrimonio non aveva figli; si prevedeva quindi che con lui si sarebbe estinto il ramo primogenito dei Borboni; perciò il conte di Parigi, che aveva 35 anni, pensando che dopo la morte del conte di Chambord il trono sarebbe passato a lui, nell’agosto del 1873 si recò a fargli visita nel castello di Frohsdorf (presso Vienna), dove egli soleva soggiornare, dichiarando esplicitamente di riconoscere in lui non solo il capo della casa borbonica, ma anche il solo rappresentante del principio monarchico in Francia. Questa fusione dei due gruppi rese i monarchici più audaci nelle loro manifestazioni, per modo che si parlava non solo di restaurare la dinastia legittima in Francia, ma anche il potere temporale dei papi in Italia. Ma il numero dei voti monarchici nell’Assemblea non poteva essere superiore ai 390 voti raccolti nella elezione del Mac-Mahon, e fra questi deputati si contavano parecchi liberali, che avrebbero voluto delle garanzie costituzionali da parte del nuovo governo. Corsero delle trattative in proposito, ed Enrico (*) In quei giorni ¡’Assemblea approvò di accordare all’arcivescovo di Parigi il diritto di fare l’espropriazione necessaria per costruire sulle colline di Mont-martre la Chiesa del Sacro Cuore; questa chiesa, che domina Parigi, fu incominciata a costruire nel 1875 ecl a compierla vi si impiegò più di un quarto di secolo.