266 MOVIMENTI DI GUERRA NEL MEDITERRANEO * * * In mezzo alle decisive vittorie degli Stati balcanici si delineò chiaramente nel mondo diplomatico la necessità urgente di risolvere ad un tempo due grandi problemi: dall’una parte le sconfitte subite dai Turchi fecero credere facile la cacciata definitiva della dominazione turca dall’Europa, e questa probabilità risvegliando il problema di Costantinopoli e degli Stretti risuscitò le ambizioni della Russia; dall’altra i successi degli Stati balcanici, eccitando al più alto grado in tutte le popolazioni i sentimenti di nazionalità, resero barcollante l’impero austriaco, perchè le varie razze che lo componevano si sentirono, più fortemente di prima, chiamate a rompere i quadri della loro vita comune. Così la questione d’Oriente e la questione dell’Austria vennero a fondersi in un solo problema, chiamato ad essere risolto prontamente. La Russia vedeva con piacere le vittorie degli Stati balcanici non tanto per la liberazione degli ortodossi dal giogo maomettano e neppure per animosità particolare contro la Turchia, ma bensì per la rivalità con l’Austria; in Russia si era lieti di vedere formarsi sul fronte sud dell’Austria dei forti Stati amici. Il governo russo non desiderava la guerra; teneva in gran conto le gravi ragioni che gli ispiravano propositi di pace: la necessità di mantenere una buona situazione finanziaria, di sviluppare le industrie e specialmente di assicurare l’ordine interno, perchè si comprendeva da tutti che la guerra sarebbe il segnale di un’esplosione rivoluzionaria, di cui il fermento era sempre allo stato latente. Ma d’altra parte il governo russo sentiva il bisogno di dare soddisfazione all’opinione pubblica del suo paese che, dopo i disastri della guerra col Giappone, soffriva nel suo amor proprio e si era poi offeso dell’intimidazione tedesca del 1909; così che ora, al riaprirsi della crisi balcanica, il ministro russo degli esteri Sazonoff aveva dichiarato esplicitamente all’ambasciatore tedesco che, se un passo analogo si ripetesse, si andrebbe alla guerra; e tanto più facilmente in quanto che essa ormai doveva condurre alla sospirata soluzione della questione d’Oriente. Quanto all’Austria, essa vide per le vittorie dei Serbi distrutti