206 UNA QUESTIONE SOCIALE RISOLUTA dera la politica come una privativa e una grave responsabilità del Principe. È d’accordo sulle linee generali, nelle aspirazioni, nel program- ma patriottico; ma, quanto all’ applicazione, si rimette al Sovrano, sapendo che le redini dello Stato non potrebbero essere in mani mi- gliori. Benedetto paese, nel quale non si sa che cosa sieno i partiti e dove non esiste opposizione! Le questioni cosiddette sociali si risolvono con una semplicità meravigliosa. Basta una parola del Principe, perchè tutto sia accomodato e nessuno più fiati. Tempo fa s’era discusso fra i negozianti sul riposo festivo, e non erano riusciti a mettersi d’accordo fra loro. Il Principe volle essere infor- mato e, sentite tutte le campane, decise. Stabili a quale ora dovevano chiudere i tabaccai, i bar- bieri, ecc. E tutti obbedirono. Con quattro parole è stata risoluta così la grossa questione del riposo festivo, che altrove ha ormai fatto versare fiumi di inchiostro ! Naturalmente tutto ciò è possibile, non solo per la forma di governo, ma per il grande pre- stigio personale del Principe. Perchè, come il let- tore avrà compreso da quello che sono andato narrando fin qui, la singolarità più forte, più ca- ratteristica e più bella del Montenegro è questa,