3i° VERSO LA CONFLAGRAZIONE GENERALE quando nel febbraio 1913 terminò il settennato della presidenza di Armando Fallières, Poincaré venne innalzato alla presidenza della Repubblica, ed anche nella nuova carica egli esercitò sul Ministero un’azione direttiva molto efficace. Convinto della necessità di rendere più attiva l’alleanza francorussa egli mandò subito a Pietroburgo, come ambasciatore, il Del-cassé, che nel Ministero Nazionale era ministro della marina, e che giunto a Pietroburgo si adoperò molto per associare la potenza finanziaria della Francia allo sforzo russo ed assicurare la cooperazione dei due paesi per il giorno del pericolo. Da parte sua il ministero, presieduto (dopo la elezione di Poincaré alla presidenza della Repubblica) da Aristide Briand, presentò alla Camera dei progetti di legge, che portavano una spesa di 500 milioni di franchi per armamenti, ed il ritorno ai tre anni di servizio militare allo scopo di aumentare gli effettivi in tempo di pace ed essere cosi in grado di assicurare, al riparo di un esercito di copertura non sfondabile, la mobilitazione del paese. In Francia però le idee pacifiste avevano fatto tanta strada, che pochi credevano al pericolo di guerra reale ed imminente; perciò le opposizioni a questi progetti furono vive. Ma anche il ministero Barthou (succeduto a quello Briand) credette necessario di insistere sopra l’urgenza di quei provvedimenti, e nell’agosto 1913 essi furono approvati. La Francia intanto attendeva a pacificare e ad organizzare il Marocco. Dopo l’accordo con la Germania aveva fatto accettare dal Sultano Mulai-Hafid il trattato del 30 marzo 1912, col quale il Marocco era messo sotto il protettorato francese. Il generale Lyautey, nominato Commissario Residente generale della repubblica francese, attese con una serie di spedizioni ad estendere l’autorità della Francia sopra gran parte del Marocco; ma avendo constatato la continua ostilità di Mulai-Hafid lo costrinse ad abdicare (agosto 1912) sostituendolo col fratello di lui Mulai-Yussef, che si dimostrò più docile verso i Francesi (*). Altre difficoltà sorgevano da parte della Spagna, che aveva anch’essa spinto con maggior energia le operazioni militari; si (1) La Francia assegnò a Mulai-Hafid una pensione, lasciandogli libertà di restare nel Marocco.