222 EQUILIBRIO INSTABILE non potevano a meno di rendersi interpreti dei sentimenti della loro nazione; tutti i patrioti senza differenza di partiti si unirono in un solo intento. Fu allora fondata l’Associazione Narodna Odbrana (Difesa nazionale) collo scopo di preparare il paese alla guerra contro l’Austria, organizzando molti Comitati locali incaricati della propaganda intellettuale, dell’insegnamento militare, della raccolta dei fondi e anche di reclutare uomini per poter poi al momento opportuno far passare al di là della frontiera armi e cospiratori. Da tempo si diceva che la Serbia doveva essere ciò che il Piemonte era stato per l’Italia, e che la liberazione della Bosnia Erzegovina (che venivano paragonate al Lombardo-Veneto) avrebbe condotto alla soluzione integrale del problema (x). A sua volta il governo austriaco allarmato concentrava truppe sulla frontiera. Anche in Italia l’azione dell’Austria aveva destato vivi malumori, poiché l’accordo dei due governi si basava sul mantenimento dello statu quo nella penisola balcanica. * * * Da parecchi anni l’Italia mirava a esercitare nella politica internazionale una funzione di conciliazione e di concordia, aveva cioè cercato di gettare un ponte tra la Triplice e la Duplice in modo da assicurare la buona armonia; poiché la pace costituiva la base essenziale per quel risorgimento economico, che si veniva svolgendo magnificamente tra noi. L’avanzo nei bilanci dello Stato andò continuamente aumentando; e sebbene nel 1905 il governo avesse assunto l’esercizio diretto delle ferrovie e per migliorarlo avesse dovuto dedicarvi grosse somme, la situazione del bilancio si mantenne così solida da permettere di attuare nel 1906 la conversione della rendita dal 4 per cento al 3,75 per i primi cinque anni e al 3,50 dal 1912 in poi. Questa operazione, fatta sopra un capitale di 8 miliardi, è una delle più grosse che mai fosse stata compiuta in quest’ordine di cose e procurò meri- (l) Appunto per propaganda a questo ordine di idee e per far conoscere esattamente l’opera compiuta dal Piemonte furono pubblicate a Belgrado nel 1909 due traduzioni serbe della mia Italia Moderna.