NEI RAPPORTI INTERNAZIONALI 201 anche delle donne (x). Il facile trionfo dell’autonomia in Finlandia fece nascere speranze nella Polonia, dove avvennero frequenti convulsioni rivoluzionarie, aggravate anche dal prevalervi, nei grandi centri industriali, di organizzazioni socialiste. Nelle provincia baltiche e nell’Armenia i contrasti di nazionalità diedero origine a terribili disordini. Questo vento di ribellione, che passava su tutta la Russia, si infiltrò anche nella milizia : si ebbero rivolte di marinai e di soldati; allora il partito rivoluzionario credette di essere padrone della situazione. Ma i moti militari erano stati determinati da piccole cause di malcontento, così che il governo accogliendo le domande fatte di aumento di soldo e di cibo migliore riuscì a calmare queste ribellioni e si trovò in grado di affrontare la rivoluzione. Questa non assunse proporzioni grandiose che a Mosca (dicembre 1905), dove la resistenza degli insorti per parecchi giorni fu accanita; ma le truppe si mantennero fedeli al governo, e così la rivoluzione potè essere domata. Allora il governo diede le disposizioni per la formazione delle liste elettorali e per le elezioni: la prima Duma fu convocata a Pietroburgo per i primi di maggio 1906. Attraverso a queste agitate vicende anche l’immenso impero russo entrò nella via costituzionale (2). * * * Un’altra rivoluzione invece si svolse con grande calma negli Stati scandinavi. Nonostante il clima rigido quei paesi avevano progredito rapidamente sia nelle industrie e commerci, sia nel campo intellettuale : la Norvegia anzi ebbe un periodo di splendore letterario e artistico rappresentato dai grandi nomi di Ibsen, di Bjòrnson, del (!) Nelle prime elezioni (1907) fra i 200 rappresentanti componenti la Dieta furono elette 19 donne. (3) ! L’esempio della Russia influì sul Montenegro per modo che il principe Nicola nel dicembre 1905 accordò anch’egli una costituzione; ma il nuovo sistema non funzionò troppo bene: il principe temette che il partito di sinistra (detto nazionale) mirasse a fondere il Montenegro colla Serbia con la rovina della dinastia dei Petrovich, e perciò non tardò a favorire il trionfo del partito reazionario.