MOVIMENTI DI GUERRA NEL MEDITERRANEO 267 i suoi calcoli politici e diplomatici di tanti anni e la strada di Salonicco solidamente sbarrata. Il sorgere di un potente organismo slavo in quelle provincie stesse, sulle quali la monarchia austriaca aveva, per così dire, iscritto le sue speranze future, fece apparire all’Austria necessario lo schiacciamento della Serbia. A dirigere la politica austriaca, in luogo dell’Aehrenthal, spirito pratico e deciso (morto nel febbraio 1912), vi era ora il conte di Berchtold, debole e incerto, che si lasciò facilmente prendere la mano dagli elementi bellicosi che predominavano a Corte. Aeh-renthal, per evitare il pericolo della guerra coll’Italia, aveva obbligato il generale Conrad, capo dello Stato Maggiore, a dare le sue dimissioni; invece Berchtold lo ristabilì in carica nel dicembre del 1912 accrescendo così le inquietudini già sorte per i preparativi militari che l’Austria veniva facendo. Le proposte del Conrad contro l’Italia non erano state accolte specialmente per suggerimenti venuti da Berlino, dove si insisteva nell’idea di cercare di conservare la collaborazione dell’Italia per ogni evento. Conrad per superare la crisi di nazionalità che travagliava l’Austria ed assicurare l’avvenire della dinastia, aveva nel suo programma anche l’assorbimento della Serbia: riuniti i Serbi sotto il dominio di Vienna, gli Absburgo avrebbero potuto compiere sicuramente la loro marcia conquistatrice verso l’Oriente. A Berlino non vi era più, come nel 1909, il Cancelliere Bulow, che cercava talvolta di frenare le impulsività di Guglielmo II; in suo luogo vi era Bethmann Holwegg, semplice portavoce della volontà dellTmperatore; e questi credette opportuno di ripetere subito il gesto minaccioso dell’altra volta. Nella seduta del Reichstag del 2 dicembre 1912 il Cancelliere tedesco dichiarò che «la Germania sarebbe a fianco dell’Austria e combatterebbe per essa nel caso in cui l’Austria, cercando di far valere i suoi diritti, venisse attaccata da un’altra Potenza ». Queste parole, inopportune per l’effetto che ebbero sui Russi, riuscirono poi veramente inquietanti, perchè eccitarono in particolar modo gli elementi bellicosi della Corte di Vienna, che presero a spingere con ardore alla guerra affermando che mai più l’occasione sarebbe stata così favorevole. Il ministro Berchtold non era certamente in grado di trattenere questa corrente; il vecchio imperatore Francesco