DA TUTTA L’EUROPA 17 un senso terribile di prostrazione morale il giorno in cui avvenne la capitolazione. In seguito a questa grande disillusione il governo cadde nel più completo discredito e gli elementi più rivoltosi intrapresero una propaganda decisa delle loro idee. Proprio allora, cessato l’assedio, quei parigini, che avevano parenti ed interessi in provincia, uscirono dalla capitale ed andarono a passare qualche tempo in campagna; in pochi giorni più di 100 mila persone appartenenti alle classi agiate abbandonarono Parigi, e così lasciarono libero il campo alla propaganda dei rivoluzionari più esaltati. In gran parte delle provincie invece era avvenuto il contrario: anche in provincia dopo il disastro di Sedan si era considerata necessaria la caduta dell’impero, ma il modo col quale si era compiuta la rivoluzione del 4 settembre aveva irritato molti: quel colpo di mano della folla non era stato legalizzato nemmeno in seguito dal voto della nazione, ed era stato esclusivamente parigino; nè i cinque mesi di assedio eroicamente sopportati dalla capitale cancellarono del tutto questo rancore dei provinciali per il predominio assuntosi da Parigi nella decisione dei destini della Francia. È vero che Leone Gambetta era riuscito ad entusiasmare anche le provincie per la difesa della patria; ma quando questi sforzi eroici apparvero vani, la maggioranza dei provinciali manifestò il suo malumore anche contro il grande tribuno, che continuava a parlare di resistenza ad ogni costo. Così, mentre in Parigi si faceva innanzi arditamente l’elemento più rivoluzionario, in gran parte delle provincie invece si affermava una maggioranza reazionaria; sembrava quasi che parigini e provinciali, vissuti separati solo per pochi mesi, rappresentassero popolazioni di due epoche diverse. L’Assemblea nominata dalle elezioni fatte dopo 1’ armistizio si raccolse a Bordeaux il 12 febbraio 1871. La maggioranza (400 deputati circa su 75°) era composta di rappresentanti degli antichi partiti monarchici, legittimisti ed orleanisti (i bonapartisti si sentivano allora talmente abbattuti che non avevano nemmeno osato presentare dei candidati). Essa però non osò o non volle assumere il potere, fors’anche perchè, essendo composta in gran parte di deputati rurali, mancava di uomini che godessero di molta autorità; riservò a più tardi ogni decisione sopra la forma definitiva del governo, limitandosi a nominare il capo del potere esecutivo P. Orsi: La storia mondiale - II. 2