132 LA TRIPLICE E LA DUPLICE tra i due paesi con grave danno per entrambi (l). Le elezioni generali avvenute nell’autunno del 1890 diedero ancora al ministero Crispi una maggioranza notevole, ma non più così docile come prima. Di fronte alla fiera opposizione di alcuni deputati di Destra Crispi col suo temperamento impulsivo pronunziò frasi violente contro il governo della Destra, che suscitarono un tumulto; la seduta si chiuse con un voto contrario al ministero, il quale rassegnò subito le dimissioni (31 gennaio 1891). Fu costituito un ministero presieduto dal marchese di Rudini, che adottò una politica di raccoglimento e di economia, tanto che gli avversari lo dissero il ministero della lesina; ma esso durò poco più di un anno e fu sostituito da un ministero presieduto da Giovanni Gio-litti, che ebbe vita assai agitata per gli scandali bancari scoppiati in quei giorni. Mentre si stava discutendo intorno alla rinnovazione della facoltà accordata a cinque delle nostre banche di emettere biglietti, cominciarono a correre tra il pubblico delle accuse sopra la correttezza della loro amministrazione, in particolar modo sopra la Banca Romana diretta da Bernardo Tanlongo, che era stato proprio allora nominato senatore. Presto si vennero a scoprire abusi gravissimi, si venne a sapere di favori eccessivi accordati a molti uomini politici: ne derivarono dei processi, che fecero conoscere a tutti il marcio che esisteva in certe sfere politiche. Intanto nell’Italia meridionale e in Sicilia si avvertiva un’agitazione delle plebi, che si lamentavano, non sempre senza ragione, dello sfruttamento che veniva fatto a loro danno dalle classi superiori. Il partito socialista, che anche in Italia aveva cominciato a diffondersi, organizzò, specialmente in Sicilia, delle associazioni col titolo di fasci dei lavoratori; sulla fine del 1893 ebbero luogo in alcuni paesi della Sicilia dei tumulti assai gravi (diretti in particolar modo contro i municipi) per ottenere la soppressione dei dazi e la ripartizione dei terreni comunali. In queste gravi circostanze Francesco Crispi, siciliano, considerato come l’uomo energico per eccellenza, fu di nuovo chiamato (*) Mentre negli anni precedenti il valore degli scambi reciproci delle merci era stato di circa 660 milioni di lire all’anno, nel 1889 si ridusse a soli 318 milioni (161 di merci importate in Italia e 157 di merci esportate in Francia).