DA TUTTA L’EUROPA *5 in Roma, facendo così prevalere sui sentimenti di famiglia il voto espresso dalla cittadinanza romana; egli poi, invece di assumere il nome di Umberto IV richiamandosi ai tre antichi Umberti della sua famiglia, assunse il nome di Umberto I, dimostrando così di volere, più che alle antiche vicende della sua Gasa, legare il suo nome alle nuove fortune d’Italia. Quando la salma del grande Re Liberatore fu accompagnata al Pantheon, i Romani assistettero non ad un funerale, ma ad un’ apoteosi, e in tutta Italia da tutti i cuori si levò alto e potente l’omaggio di devozione verso la Dinastia di Savoia, che aveva saputo guidare il popolo Italiano con ardimento e saggezza nella grande ascensione da Novara a Porta Pia. Un mese dopo di Vittorio Emanuele II morì il papa Pio IX, che aveva dato la prima spinta al movimento nazionale, ma poi s’era staccato da esso. Doveva aver luogo il primo Conclave dopo la caduta del potere temporale dei papi. Fu una fortuna per l’Italia che al ministero dell’interno si trovasse in quei giorni un uomo di grande energia e fermezza, poiché si trattava di dimostrare al mondo nella forma più solenne la piena libertà lasciata alla Chiesa nell’esercizio della sua più alta funzione. In quei giorni si doveva riaprire il Parlamento chiusosi per la morte del Re; facilmente vi si sarebbero pronunciate parole inopportune; per evitare quest’inconveniente Crispi non esitò a prorogare l’apertura del Parlamento, nonostante che ciò suscitasse il malumore dei suoi amici dell’Estrema Sinistra. Alle Potenze poi, e indirettamente ai cardinali, egli fece sapere che il governo italiano garantiva la libertà e la sicurezza del Conclave; ma poiché la maggioranza reazionaria dei cardinali sembrava decisa a tenere il Conclave fuori di Roma, egli per mezzo di un prelato suo amico fece conoscere in Vaticano, che se i cardinali preferivano andare a tenere il Conclave fuori d’Italia, il governo avrebbe garantito la loro sicurezza personale fino alla frontiera, ma che nello stesso tempo avrebbe preso possesso del Vaticano; perciò la Potenza, che avesse ospitato il Conclave, avrebbe poi dovuto pensare a condurre il papa a Roma colla forza. I cardinali, persuasi delle difficoltà, che avrebbe presentato il ritorno, abbandonarono l’idea di tenere il Conclave all’estero. In 36 ore, con mirabile accordo, senza essere distratti da