270 MOVIMENTI DI GUERRA NEL MEDITERRANEO che fu finalmente sottoscritta il 30 maggio 1913: per essa il Sultano cedette agli alleati tutti i suoi territori all’ovest di una linea tirata da Enos sul mare Egeo a Midia sul mar Nero, eccetto l’Albania, le cui sorti furono lasciate nelle mani delle grandi Potenze. Il Sultano rinunziò anche ai suoi diritti su Candia, lasciando poi alle Potenze di decidere sulla sorte di tutte le isole ottomane del mar Egeo e della penisola del monte Athos (1). * * * Quando però gli alleati balcanici vollero procedere alla divisione delle terre sottratte al Turco, sorsero tra essi gravi contrasti, perchè i Serbi, privati dell’Albania per opera delle grandi Potenze, volevano tenersi alcuni territori prima promessi ai Bulgari, e questi mal si adattavano a lasciare Salonicco ai Greci; intanto la Rumenia, che non era soddisfatta di quanto aveva ottenuto, si dimostrava pronta a prender parte al nuovo conflitto. Lo czar Nicolò II offrì il suo arbitrato, che fu accettato con grande dispetto dell’Austria che dagli avvenimenti svoltisi aveva visto allontanata dalla penisola balcanica la sua influenza e accresciuta quella della Russia. L’Austria era stata lieta di veder svanire il fantasma importuno della Lega balcanica e si proponeva di rinfocolare le rivalità dei vari Stati; essa vi riuscì, per modo che quando i presidenti dei ministri degli Stati balcanici stavano per recarsi a Pietroburgo, il re Ferdinando di Bulgaria, per eccitamento dell’Austria, ruppe ogni trattativa e iniziò la guerra contro Serbi e Greci (30 giugno 1913) (2). (*) La Grecia si tenne le isole da essa occupate: Taso (ch’era stata per tanti anni appannaggio del viceré d’Egitto Mehemet Alì, concessione ritirata dai Giovani Turchi nel 1902), Lemno, Samotracia, Metelino, Scio, Icaria, Samo ed altre minori. Da parte sua l’Italia continuò a tenere il Dodecanneso come garanzia per l’intera attuazione da parte della Turchia del trattato di pace di Losanna: così che la Turchia conservò soltanto Imbro, Tenedo e Ca-stellorizzo a difesa dei Dardanelli. Quanto al monte Athos, abitato da 6 o 7 mila monaci di religione greca, che vivevano in una ventina di conventi disseminati in quella penisola, fu costituito in una repubblica autonoma. (a) Questo attacco contro gli alleati della vigilia si spiega pel desiderio vivissimo dei Bulgari di annettersi la Macedonia, desiderio affermatosi più