230 EQUILIBRIO INSTABILE del 1909 lo czar Nicolò II visitò il re Vittorio Emanuele III nella villa di Racconigi (in Piemonte), e quasi a precisare il carattere anti-austriaco di questa dimostrazione egli evitò nel suo viaggio di passare pel territorio austro-ungarico. A Racconigi dai ministri Tittoni ed Iswolski fu firmato un accordo segreto, pel quale le due Potenze si impegnarono reciprocamente a guardare con benevolenza, l’Italia gli interessi della Russia nella questione degli Stretti, e la Russia gli interessi dell’Italia nella Tripolitania. Così l’Italia faceva un nuovo passo nell’avvicinamento alla Triplice Intesa. L’agitazione promossa nuovamente dai socialisti per accogliere a fischi lo Czar fallì completamente, perchè il paese capì che l’amicizia della Russia rappresentava un grande interesse politico. In quello stesso anno 1909 le commemorazioni celebrative per il cinquantennio della guerra del 1859 diedero occasione agli Italiani di riaffermare meglio l’amicizia con la Francia, e la visita del re Edoardo VII riconfermò i rapporti cordiali con l’Inghilterra. Nè i cambiamenti di ministero verificatisi allora modificarono la politica estera dell’Italia, poiché sia il barone Sonnino, che diresse il governo dal dicembre 1909 al marzo 1910, sia Luigi Luzzatti, che gli succedette dal marzo 1910 al marzo 1911, dichiararono che la fedeltà alla Triplice, e l’amicizia con la Francia, con l’Inghilterra e con la Russia restavano i principii direttivi della politica italiana. Però le commemorazioni del 1859, quelle della spedizione garibaldina dei Mille nel 1910 e quelle del cinquantennio del regno d’Italia nel 1911, ridestavano negli animi italiani il ricordo dell’antico odio contro l’Austria. Torino e Roma, cioè l’antica e la nuova capitale, vollero celebrare questo anniversario con due Esposizioni (industriale a Torino e archeologico-artistica a Roma), mentre Firenze, la capitale provvisoria dal 1865 al 1871, si associò a queste feste augurali organizzando una geniale manifestazione d’arte nel suo palazzo della Signoria. L’Esposizione internazionale di Torino fu la più grandiosa mostra fattasi fino allora nella penisola e fece conoscere al mondo come l’Italia potesse stare degnamente a fianco delle nazioni più operose e civili. A Roma poi il 4 giugno 1911 ebbe luogo l’inaugurazione del monumento a Vittorio Emanuele II (opera dell’architetto Sacconi), e questa festa solenne svoltasi