304 VERSO LA CONFLAGRAZIONE GENERALE Boemia non potè più essere convocata, e nel luglio 1913 l’imperatore dovette nominare una Commissione incaricata di amministrare provvisoriamente quella regione; così in Boemia la costituzione restò sospesa. Naturalmente l’opposizione alla Dinastia si accentuò, e ai vecchi capi si sostituirono uomini nuovi ed ardenti come Masaryk e Kramars, mentre si svolgeva rapidamente lo sviluppo economico ed intellettuale del paese. Anche in Galizia le trattative iniziate dal governo per risolvere pacificamente le due questioni che dividevano Polacchi e Ruteni, cioè la creazione di un’università di lingua rutena e la riforma del sistema di elezione alla Dieta di Leopoli, non approdavano ad alcun risultato. Questi e gli altri contrasti di nazionalità dell’impero austriaco avevano continuamente la loro ripercussione nel Reichsrat, così che i suoi lavori erano spesso interrotti da manovre ostruzionistiche; ed in mezzo a tanti urti solo un ministero di funzionari poteva tirare innanzi. In Ungheria, per vincere l’ostruzionismo dell’opposizione, fu nominato Presidente della Camera, nel maggio 1912, un uomo molto energico, il conte Stefano Tisza, figlio del celebre uomo di stato morto nel 1902. Egli fece allontanare dall’aula, per mezzo degli agenti di polizia, gli oppositori tumultuanti, e così riuscì a far approvare le leggi proposte dal governo; vi furono sedute di una violenza spaventevole e un deputato tirò persino tre colpi di rivoltella contro il Presidente, che rimase illeso. Da parecchio tempo il paese domandava un allargamento del diritto di voto, ed il governo propose una riforma elettorale che portò a due milioni il numero degli elettori, ma fu fatta in modo da assicurare la preponderanza ai magiari e ai tedeschi anche dove essi erano numericamente inferiori. Con i suoi soliti sistemi il conte Tisza riuscì a far approvare la riforma elettorale; poi alla prima crisi (giugno 1913) accettò la presidenza del Consiglio dichiarando che il governo si terrebbe strettamente sul terreno delle leggi del 1867. Allora i gruppi di opposizione di Justh e di Kossuth si fusero in un solo partito, detto il partito unificato dell’indipendenza e del 1848, mentre il conte Giulio Andràssy costituiva il partito nazionale costituzionale, pure di opposizione. Anche il contrasto poi tra gli Ungheresi e i Croati si era fatto più acceso negli ultimi anni per l’aspirazione sempre più viva nei