VERSO LA CONFLAGRAZIONE GENERALE 309 cito, era pieno di ardore guerresco specialmente contro l’Austria, ed era spinto su questa strada dalla sua consorte, la principessa rnontenegrina Anastasia. Il presidente del Consiglio dei ministri Kokovtzoff, che in tutta la sua carriera politica s’era occupato essenzialmente di finanza, lasciava la cura della politica estera al ministro degli esteri Sazonoff, ch’era convinto della missione storica della Russia nella penisola balcanica e si illuminava di gioia al pensiero di poter risolvere il secolare problema di Costantinopoli (1). Il suo predecessore Iswolski era ora ambasciatore a Parigi ; sempre smanioso di rappresentare una parte importante nella storia non esitava a mandare a Pietroburgo notizie esagerate sulle tendenze della Francia per la guerra. Certo la Russia e la Francia erano le due Potenze, che si sentivano più direttamente minacciate dall’enorme accrescimento dell’esercito tedesco, e perciò cercavano di correre ai ripari; da Parigi venne inviata a Pietroburgo una missione militare presieduta dal Capo di Stato Maggiore generale Joffre per studiare il piano della collaborazione tecnica dei due paesi. * * * Proprio allora il risveglio nazionale della Francia parve trovare la sua incarnazione nel ministero costituito nel gennaio 1912 e presieduto da Raimondo Poincaré, un lorenese, che ragazzo di dieci anni era venuto via dal suo paese dopo l’invasione dei Tedeschi del 1870; laureatosi in legge si era presto segnalato per ingegno e per cultura, ed entrato alla Camera vi aveva acquistato grande ascendente sui colleghi per la lucidità del pensiero, per la precisione dei propositi e per l’energia, con la quale cercava di attuarli. Diventato una delle personalità politiche più eminenti era già stato due volte ministro delle finanze. Ora, arrivato alla presidenza del Consiglio, tenne per sé il ministero degli esteri. Il contegno fermo e deciso da lui dimostrato nelle difficili questioni internazionali di quell’anno piacque molto in Francia, cosicché (1) Nel febbraio 1914 al ministero Kokovtzoff succedette il ministero presieduto da Goremykin, ch’era già stato presidente del Consiglio nel 1906; alieno anch’egli da ogni spirito di iniziativa lasciava libero il campo per la politica estera all’apposito ministero, che continuò ad essere tenuto da Sazonoff.