IO LA GERMANIA PRESA A MODELLO regno d’Italia dichiarò di rinunziare a molti dei diritti esercitati dai governi precedenti rispetto all’ordinamento ecclesiastico. Vi era il pericolo che si volesse dare a questa legge un carattere internazionale collocandone l’osservanza sotto il controllo delle Potenze cattoliche; fortunatamente si seppe e si potè evitare questo grave inconveniente, anche perchè l’unica Potenza, che in quei giorni avrebbe avuto intenzione di creare imbarazzi al nuovo regno, era la Francia, ma essa non si trovava in grado di farsi valere; la Spagna aveva allora chiesto un re a Casa Savoia, e l’Austria, riconciliatasi con l’Italia, seguiva in quegli anni una politica liberale; quindi anche le Potenze più devote alla Chiesa non tennero alcun conto delle proteste del papa, il quale non volle riconoscere la legge delle Guarentigie, rifiutò la dotazione offertagli e si chiuse nel palazzo del Vaticano atteggiandosi quasi a prigioniero della nuova Italia. * * * Il trasporto della capitale ebbe luogo nel luglio 1871. Vittorio Emanuele II abbandonò il palazzo Pitti di Firenze, dove si era stabilito nel 1865, e pose sua dimora nel palazzo apostolico del Quirinale; i quadri e gli arazzi, che lo adornavano prima, erano stati dal Re Vittorio fatti restituire a Pio IX, e in luogo delle immagini sante e dei ritratti dei papi vi erano stati collocati quadri di battaglie e ritratti dei principi sabaudi. Fin dal gennaio vi si erano stabiliti i principi di Piemonte Umberto e Margherita col loro figlio (l’attuale Re Vittorio Emanuele III), allora bambino di quindici mesi; al principe Umberto e alla principessa Margherita, appena ventenne, toccò pei primi il non facile compito di conquistare a Casa Savoia quella parte della cittadinanza romana, che non si era ancora pronunziata in favore del nuovo governo. Molti conventi imbiancati e rimodernati furono trasformati in ministeri ed in uffici; la Camera dei deputati pose sua stanza nel palazzo di Montecitorio, ed il Senato nel palazzo Madama, detto così da Margherita d’Austria, figlia di Carlo V, che lo aveva abitato. La nuova vita della nazione si inaugurò sotto ottimi auspicii per l’apertura del Canale di Suez (1869), e per l’inaugurazione