2 LA JUGOSLAVIA ECONOMICA Il primo impulso alla riscossa nazionale renne dal di fuori. La Grande Rivoluzione Francese, seguita con la più viva attenzione da tutto il mondo oi-vile, attrasse e guidò — in ispeoial modo per il suo contenuto nazionale e democratico — il pensiero di chi reggeva le sorti nazionali dei popoli asserviti. Le armate rivoluzionarie della Prima Repubblica, inizialmente, — e quindi, ed in modo più particolare, — quelle di Napoleone il Grande, nella loro marcia trionfale attraverso tutta l’Europa, portarono l’idea nazionale anche nelle regioni settentrionali dell’odierna Jugoslavia. Con la formazione del-l’Illiria (comprendente la parte occidentale della Ca-rinzia, l’Istria, la Oarniola, la Croazia dalla parte destra della Sava fino alla foce dell’Una presso Jassenovatz, e la Dalmazia, con il centro Ljubljana) — posta sotto l’illimitato potere del maresciallo Marmont, duca di Ragusa, — Napoleone I diede a tale idea il contenuto statale. Il breve periodo napoleonico (1806-1814) ebbe delle benefiche influenze sul progresso delle preindicate regioni, in quanto esse ne furono trasformate, erette e diffuse scuole d’ogni genere e costruite grandi e lunghe comunicazioni stradali, con conseguente risveglio della coscienza nazionale verso una nuova vita. Accanto a questo principale fattore del risveglio nazionale jugoslavo un’influenza spirituale di non minore importanza fu pure l’idea panslavista, la quale ebbe per centro Praga e per propagatori gli apostoli della Nazione Cecoslovacca: Safarik e Kóllar, di cui Ljudevit Gaj, padre del movimento letterario-politico illirico, fu discepolo fervente. Tale movimento, che sotto la denominazione “ illirica „ in-