UNA SVOLTA DECISIVA * * * Intanto un personaggio, che era rimasto fino allora fra le quinte, si avanzava arditamente a prendere uno dei primi posti sulla scena del mondo: il popolo degli Stati Uniti. Quando Giorgio Washington, il capo saggio che con giudizio sano e sicuro aveva gettato le basi del nuovo Stato americano, lo aveva inaugurato, aveva potuto scrivere : « Alla grande distanza in cui noi siamo dall’Europa, noi sentiamo parlare delle loro guerre come se questi avvenimenti si svolgessero in un altro pianeta »; e quando, poco dopo, la Francia, che durante la guerra dell’indipendenza americana aveva dato grandi aiuti agli insorti, si trovò immersa nella guerra contro gran parte d’Europa ed in ispecial modo contro l’Inghilterra, ed invocò l’alleanza degli Stati Uniti, molti americani per un naturale sentimento di riconoscenza si dimostrarono favorevoli all’intervento; ma Washington, persuaso che non convenisse al suo paese cacciarsi nel labirinto della politica europea, fece tacere dentro di sè sentimenti che pure gli erano cari e non accolse l’invito francese. Questo indirizzo di neutralità rispetto agli affari d’Europa diventò il principio fondamentale della vita politica americana. Esso fu poi integrato colla dottrina proclamata nel 1823 dal presidente Monroe che escluse ogni intervento europeo nel continente americano; il vecchio ed il nuovo mondo quindi dovevano evolversi separatamente. Ma man mano che la prosperità e la ricchezza degli Stati Uniti andarono aumentando, i loro governanti si dimostrarono più orgogliosi e applicarono la dottrina di Monroe con significato sempre più largo. Questo indirizzo fiero si trasformò in un vero imperialismo, quando l’elezione del 1896 portò alla presidenza della repubblica un ardito rappresentante del partito repubblicano, Mac-Kinley, autore della famosa tariffa protezionista; come con essa aveva cercato di scacciare il commercio europeo dai mercati americani, così arrivato alla presidenza si propose di scacciare le Potenze europee dai loro ultimi possessi americani. E l’occasione era pronta. Fin dal febbraio 1895 l’isola di Cuba, sfruttata sempre nel