EQUILIBRIO INSTABILE 209 il governo inglese dichiarò energicamente di essere deciso a mantenerlo: i legami anzi tra la Francia e l’Inghilterra si strinsero più saldamente. Anche l’Italia, rappresentata alla Conferenza dal vecchio diplomatico Emilio Visconti-Venosta, nonostante i legami della Triplice si mantenne fedele agli accordi stipulati colla Francia, e la Spagna pure tenne fede ai suoi patti; e poiché l’alleanza franco-russa si mantenne salda, la Germania, che aveva sperato si isolare la Francia, non solo non vi riuscì, ma nelle opposizioni, che fece alla politica francese, non fu saldamente appoggiata che dalPAustria-Ungheria. Il 7 aprile 1906 la Conferenza di Algesiras si chiuse con la firma dell’atto generale, nel quale, dopo le solite affermazioni di rispetto alla sovranità del Sultano ed all’integrità del suo impero, si sanzionarono in gran parte le riforme già proposte dalla Francia al Sultano per la repressione del contrabbando delle armi e per nuove risorse finanziarie da ottenersi con un riordinamento doganale, e si stabilirono le norme per la creazione di una Banca di Stato e per l’organizzazione della polizia negli otto porti aperti al commercio internazionale. Erano queste le due questioni più gravi: fu assegnata alla Francia una parte prevalente nella Banca e fu riconosciuta la sua situazione politica speciale affidandole l’incarico di aiutare, insieme con la Spagna, il Sultano nell’orga-nizzare la polizia. Fu creato un ispettore generale svizzero con residenza a Tàngeri, incaricato di constatare il risultato del servizio dei corpi di polizia già impiantati. Così la Francia, pur vedendo un po’ ristretta la sua azione, potè col consenso di tutte le grandi Potenze proseguire l’opera iniziata nel Marocco. * * * Naturalmente dopo la Conferenza di Algesiras il contrasto della Germania colFInghilterra si fece più vivo. Essa accelerando man mano l’esecuzione del suo programma navale si era creata una flotta formidabile, ma l’Inghilterra con nuovi sforzi aveva mantenuto la sua superiorità, e nel febbraio 1906 aveva varato la più grande corazzata del mondo dandole il nome di dreadnought (imperterrita) con grandi innovazioni di artiglierie, di macchine e di installazioni. Allora la gara fra le due Potenze si fece ancora P. Orsi: La storia mondiale - II. 14