UNA SVOLTA DECISIVA 165 La Spagna aveva perduto le sue colonie più importanti, e allora si decise a vendere alla Germania, desiderosa sempre di assicurarsi punti di appoggio in tutto il mondo, le isole Caroline, Marianne e Palaos, cioè i suoi ultimi possessi nel Pacifico (1). Così cessava d’esistere quel grande dominio coloniale, che le scoperte di Cristoforo Colombo avevano dato alla Spagna; si chiudeva un periodo della sua storia. Ma la perdita delle colonie fu meno dannosa di quanto si era pensato, perchè una parte della popolazione, spinta dalla necessità, si mise più seriamente al lavoro. Solo Barcellona, che era cresciuta a grande prosperità per il movimento marinaresco e contava già una popolazione di mezzo milione di abitanti, risentì una perdita notevole di commerci, e il malessere favorì le agitazioni socialiste ed anarchiche, che, unite alle antiche tradizioni separatiste di questa regione (Catalogna), vi provocarono spesso gravi disordini. Intanto tutti gli uomini più eminenti, che avevano avuto parte importante nella vita politica della Spagna nella seconda metà del sec. XIX, scomparvero a breve distanza di tempo l’uno dall’altro: Canovas del Castillo era stato assassinato da un anarchico nel 1897; poco dopo morirono Castelar, Martinez Campos e Sagasta; ed i vecchi partiti (conservatori e liberali) privi di personalità notevoli si divisero sotto piccoli uomini senza grande autorità, che cercavano soltanto di soddisfare interessi e ambizioni; la nazione perdette ogni fiducia nei suoi governanti. Quanto agli Stati Uniti, essi proclamarono senz’altro annessa al loro dominio Portorico, l’isola floridissima, che contava già allora più di 800 mila abitanti e che fu considerata come una colonia. A Cuba (un milione e mezzo di abitanti) bisognava invece tener conto dell’autonomia promessa e del volere degli insorti, che erano rappresentati da Massimo Gomez nel governo provvisorio impiantato nell’isola dopo la vittoria; perciò soltanto dopo esitazioni ed (*) Gli Stati Uniti si fecero anche cedere l’isola Guam del gruppo poline-siaco delle Marianne, utile specialmente in vista del cavo telegrafico che essi collocarono poi attraverso il Pacifico da S. Francisco a Shangai. La Spagna conservava ancora le due piccole isole di Cagayan e Sibutu vicino alle Filippine, ma nel novembre del 1900 cedette questi suoi ultimi possessi per 100 mila dollari agli Stati Uniti.