134 LA TRIPLICE E LA DUPLICE battimento il colonnello Arimondi, che venne per merito di guerra promosso generale. Il generale Baratieri, governatore della colonia, spinto anche dal Crispi, nel luglio 1894 riuscì a scacciare i dervisci da Càssala occupando questa importantissima posizione; così da quella parte restò allontanato ogni pericolo per la colonia. Ma intanto il contrasto diplomatico coll’Abissinia si trasformava in una guerra aperta : di fronte al contegno sospetto di Mangascià, ras del Tigrè, il Baratieri credette opportuno di prevenirne le mosse e con marce rapidissime riuscì a sorprenderlo e sconfiggerlo a Coatit e a Senafè (gennaio 1895); quindi occupò senza grandi contrasti il Tigrè. Allora ras Mangascià si recò nello Scioa a sollecitare l’intervento del negus Menelik, il quale si accinse a riunire tutte le forze delPAbissinia. Da parte sua il governatore Baratieri prospettò al Governo la necessità di grandi preparativi per affrontare la lotta; anzi venne personalmente in Italia nella speranza di ottenere i mezzi necessari. Purtroppo nella penisola non solo non vi era una disciplinata e cosciente unione di spiriti, ma nell’opinione pubblica si manifestavano forti correnti ostili a qualunque spesa e a qualunque impresa coloniale. Ed il Governo per non disgustarsi il Parlamento tenne una condotta oscillante. Il generale Baratieri, lieto dei grandi elogi che gli venivano tributati per le sue vittorie, finì per accontentarsi di quello che gli fu offerto dal Governo: di arruolare un migliaio di ascari, di conservare i due battaglioni bianchi, che erano stati già destinati a un prossimo ritorno in patria, e di acquistare 700 quadrupedi, e se ne tornò in colonia ad attendervi gli eventi. Nulla quindi fu fatto nè per la sistemazione portuaria di Massaua, nè per il miglioramento delle strade e l’organizzazione di trasporti, nè per la costituzione di depositi, nè per lavori idrici. Venuta la stagione opportuna, Menelik si avanzò con un esercito di 100 mila uomini, ai quali il governatore italiano non potè opporre che le poche migliaia di soldati della colonia: il 7 dicembre 1895 ad Amba Alagi il maggiore Toselli, alla testa di soli 2000 uomini, si vide assalito, e dopo una lunga ed eroica resistenza cadde morto con la massima parte dei suoi. Allora il Governo, richiamato bruscamente alla realtà, comprese la necessità di adottare provvedimenti energici e riuscì coll’invio di truppe dall’Italia e con reclutamenti in colonia a rafforzare il corpo di spedizione;