LA TRIPLICE E LA DUPLICE 139 organizzò subito un’altra associazione, la Lega nazionale, collo stesso scopo della Pro Patria, di fondare cioè scuole italiane, lega che, per l’abile tattica del poeta triestino Riccardo Pitteri che ne fu per molti anni presidente, potè vivere fino allo scoppio della guerra mondiale. Lo scioglimento della Pro Patria e gli imbarazzi, che il governo austriaco creava continuamente alla Lega Nazionale, avevano un forte contraccolpo nella penisola, dove l’irredentismo si manteneva vivo e operante; perciò quando nel Trentino si lanciò l’idea di innalzare un monumento a Dante, molti Italiani del regno, per opera specialmente della Dante Alighieri, presero parte alla sottoscrizione (x). Per questa corrente dell’opinione pubblica l’accordo, che i due governi affermavano saldo e sicuro, appariva sempre un po’ forzato. In Austria la politica del ministero Taaffe, che era detta una politica di conciliazione ma che in realtà viveva di espedienti e di concessioni parziali col solo scopo di impedire il formarsi di coalizioni di partiti, per la grande abilità del conte Taaffe durò per ben quattordici anni. Ma quando in Boemia col diffondersi delle industrie prevalse sopra i Vecchi Czechi, che si erano accontentati delle piccole concessioni del governo, il partito democratico dei Giovani Czechi, che affermava un programma ardito di rivendicazioni nazionali e sociali, il ministero Taaffe venne a perdere uno dei suoi più solidi appoggi, per modo che dovette ritirarsi (1893). Intanto lo sviluppo economico del paese e le trasformazioni sociali, che ne derivavano, facevano sentire sempre più la ristrettezza e l’ingiustizia della legge elettorale, cosicché sorgeva vivo il desiderio di una riforma. Invece di cambiare il sistema, il governo fece approvare nel 1896 una riforma, per la quale alle 4 curie di elettori già esistenti se ne aggiunse una quinta, composta di tutti i cittadini maggiori di 24 anni, anche quelli già elettori nelle altre curie, e per essa si crearono 72 nuovi seggi; le altre 4 curie conservarono i loro 353 rappresentanti. Eppure anche con questo sistema, che favoriva la parte ricca, il partito socialista, che collo svolgersi dell’industria si era venuto affer- (l) Il monumento a Dante fu inaugurato a Trento nel 1896.