DA TUTTA L EUROPA 41 * * * Fino al 1870 l’imperatore Francesco Giuseppe aveva sperato di urendersi una rivincita in Germania; l’attitudine ardita, quasi provocante tenuta da lui e dal suo cancelliere Beust rispetto alla Jrussia aveva ispirato a Napoleone III una fiducia sicura nel-J’alleanza austriaca; ma l’attacco troppo precipitoso da parte iella Francia trovò l’Austria impreparata, tanto più di fronte al contegno minaccioso della Russia; vi erano anche opposizioni interne a questa politica di rivincita, poiché le popolazioni tedesche iella monarchia provavano simpatia per la causa nazionale te-iesca e gli Ungheresi si dimostravano restii ad aiutare l’imperatore per fargli riprendere la sua posizione in Germania; per tutte queste ragioni Francesco Giuseppe dovette dichiararsi neutrale (18 luglio). Egli però e il suo Cancelliere speravano che la guerra andasse in lungo e che il sopravvenire dell’inverno avrebbe impedito ogni mossa della Russia, ed allora l’Austria avrebbe potuto imporre almeno il suo arbitrato e riacquistare così la sua influenza nel mondo germanico; ma i rapidi e grandiosi successi delle armi tedesche distrussero presto questa illusione; cosicché quando, nel dicembre 1870, Bismarck diede comunicazione alla Corte di Vienna dei trattati conclusi cogli Stati del sud per il nuovo riordinamento della Germania, Francesco Giuseppe e Beust dovettero riconoscere che il problema germanico era definitivamente risolto 9n favore della Prussia. Francesco Giuseppe anzi poco dopo credette opportuno di dare un segno evidente del cambiamento avvenuto nella sua politica estera congedando il Beust (novembre 1871) e nominando a suo ministro degli esteri l’ungherese Andrassy (1). Anche coll’Italia ebbe luogo una solenne manifestazione di riconciliazione con le visite scambiate tra Vittorio Emanuele II e Fran--esco Giuseppe. Assicuratasi così alle spalle, l’Austria rivolse tutta la sua attenzione all’Oriente, dedicando le sue cure a procacciarsi le simpatie dei piccoli Stati balcanici: nel 1873, in occasione del- (’) quella occasione il titolo di Cancelliere dell’impero fu abolito nel governo austriaco.