i44 LA TRIPLICE E LA DUPLICE il personaggio principale del governo; e sotto la sua guida si proseguì come prima nella politica di reazione e di russificazione. Nei giorni in cui morì suo padre, Nicolò II si decise a sposare la principessa tedesca Alice di Assia (che dopo il suo passaggio alla religione ortodossa prese il nome di Alessandra), donna molto ignorante e senza la finezza di sentimenti di suo marito. Nel campo della politica estera l’attenzione di Nicolò II fu anzitutto rivolta agli avvenimenti dell’Estremo Oriente. Là il popolo giapponese aveva già affermato le sue mire ambiziose. La prima porta che esso cercò di aprirsi pel suo sviluppo politico ed economico fu la Corea, donde il contrasto colla Cina, che fin allora vi aveva esercitato il suo predominio. Quando Nicolò salì al trono, la guerra tra queste due Potenze era già incominciata, e fin dai primi combattimenti era apparsa la grande superiorità militare del Giappone per terra e per mare. Mentre la Cina attendeva ancora ai preparativi, il Giappone aveva già sbarcato in Corea un esercito, occupata la capitale Seul e dichiarata libera la Corea dal protettorato cinese. L’esercito giapponese poi si avanzò verso il fiume Yalu, sul confine tra la Corea e la Manciuria, mentre la flotta distruggeva la maggior parte della flotta cinese; presto i Giapponesi passarono il fiume Yalu e si avanzarono su Mukden, mentre un altro esercito sbarcato nella pe li-sola di Liaotung andava ad assediare Port-Arthur, che bloccata anche per mare fu presa il 22 novembre 1894 dopo soli 15 giorni di assedio. Un terzo esercito giapponese sbarcato sull’altra costa del golfo di Pecili riuscì ad occupare Weihaiwei, mentre un’altra flotta recatasi più al sud si impadroniva delle isole Pescadores e sbarcava un corpo di truppe a Formosa. Di fronte a tanti disastri la Cina domandò pace, che fu conclusa il 16 aprile 1895 a Simo-nosaki (nel Giappone) : per essa la Corea veniva dichiarata indi-pendente; la Cina cedeva al Giappone le isole di Formosa, le Pescadores e la penisola di Liaotung con Port-Arthur, e si obbligava a pagare una forte indennità. Le notizie delle sconfitte cinesi avevano impressionato le Potenze europee, che videro allora nell’impero cinese un ammalato più grave ancora e soprattutto più ricco che non fosse l’impero ottomano, e vollero interessarsene. In particolar modo la Russia, che da lungo tempo dalle rive delPAmur mirava alla Manciuria,