E DOMINII COLONIALI 241 Ormai il dominio francese si era assodato anche nei vicini terri-torii sahariani per modo che essi potevano servire di legame tra l’Africa del nord e l’Africa francese intertropicale. Nella Tunisia la situazione economica era prospera, così almeno dichiarò il presidente Fallières nel viaggio che vi fece nel 1911; egli rilevò che, mentre all’epoca del trattato del Bardo vi si contavano 700 Francesi, il loro numero era già arrivato a 40 mila. Nell’Africa occidentale, come in tutte le altre colonie, allo sviluppo dei possessi si era accompagnata la costruzione di molte ferrovie, per modo da determinare presto un commercio considerevole. Nel Congo francese si era cominciato con successo a mettere in valore le ricchezze della colonia, mentre nel Madagascar si realizzavano già notevoli risultati dallo sviluppo delle risorse locali. Nell’Indocina (che comprende oltre alla colonia della Cocincina direttamente amministrata dai Francesi i tre protettorati di Cambodge, di Annam e di Tonkino) parve manifestarsi un certo risveglio della razza gialla; ma i disordini che ebbero luogo furono repressi, ed il governo cercò di introdurre delle riforme nella amministrazione in modo da dare qualche soddisfazione alle aspirazioni locali e da assicurare l’ordine e la tranquillità, e quindi anche il progresso del paese. L’antica colonia della Cocincina nomina un deputato alla Camera francese, ma il diritto elettorale è ristretto ai cittadini francesi, nella quale categoria non entrano gli indigeni. Lo stesso avviene nel Senegai (la più antica colonia dell’Africa occidentale) e nella Guiana. Invece nelle altre antiche colonie, che hanno il diritto di rappresentanza, esso è esteso a tutta la popolazione: la Martinica, la Guadalupa e la Riunione nominano ciascuna un senatore e due deputati; le cinque città dell’india un senatore e un deputato f1). Questi dominii, che rendevano la Francia la seconda potenza coloniale del mondo, suscitavano una grande gelosia da parte della Germania; eppure la Francia sembrava non preoccuparsi troppo degli armamenti tedeschi e non si allarmava per la sua grande inferiorità militare; anzi il partito radicale-socialista, che era al potere, tollerava che si diffondesse nel paese una corrente l1) Nominerò semplicemente le altre piccole colonie francesi : Somalia francese, Nuova Caledonia, Taiti e dipendenze, S. Pietro e Miquelon. P. Orsi: La storia mondiale - II. 16